A Gigio Donnarumma il Trofeo Yashin assegnato al miglior portiere del mondo

Ultimi articoli
Newsletter

grande calcio planetario

A Gigio Donnarumma il Trofeo Yashin
assegnato al miglior portiere del mondo

Nell'ambito del premio per il Pallone d'Oro conquistato da Lionel Messi

di Aldo Carpineti

Gigio Donnarumma
Gigio Donnarumma

Il Paris Saint Germain da padrone nella assegnazione dei Premi anno 2021. Messi, mezzapunta (che fa anche tanti goal) di nazionalità argentina è un veterano dei rettangoli calcistici, avendo vissuto una lunghissima e proficua vicenda nel Barcellona, squadra che gli ha dato notorietà e possibilità di mettere in mostra il suo grandissimo talento. Chi vuole cercare il pelo nell'uovo, dice che Messi non ha mai reso nella Nazionale Argentina come nelle squadre di club: idea soggettiva e comunque poco determinante. L'assegnazione del Premio a Messi risponde a criteri indiscutibili ed alla considerazione della continuità del campione premiato.

In questo contesto Gianluigi (Gigio) Donnarumma ottiene il decimo posto assoluto nella graduatoria del Premio e, come miglior portiere al mondo, il Trofeo Yashin. Giovane estremo difensore, Donnarumma ha giocato a lungo nel Milan ed ha lasciato la squadra meneghina non senza qualche polemica che peraltro può considerarsi derivazione del grande affetto dei tifosi del Milan al portiere della loro squadra. Malgrado la giovane età Gigio è oggi una vera sicurezza fra i pali del Paris Saint Germain, in un ruolo che normalmente richiede grande esperienza. Probabilmente determinante per la conquista del Trofeo la sua prodezza sul rigore battuto da Saka nella finalissima di Wembley dell'estate scorsa. 

Due parole su chi dà il proprio nome al Trofeo del miglior portiere. Lev Yashin, della Nazionale Sovietica negli anni '60, è considerato il più grande portiere di tutti i tempi per le sue capacità tecnico-sportive e per la lunghissima durata della sua carriera. Il solo portiere ad aver vinto il Premio assoluto del Pallone d'Oro (anno 1963). Dotato di un fisico alto e massiccio rappresentava un vero baluardo finale contro i tentativi di andare in goal degli avanti avversari. Vestito abitualmente di una tuta scura, venne soprannominato il ragno nero. Pochi anni dopo in Italia un grande portiere dalle simili caratteristiche, Fabio Cudicini (prima Roma poi Milan) ebbe lo stesso appellativo. In Russia Yashin è considerato un monumento. 

Martedì 30 novembre 2021

© Riproduzione riservata

445 visualizzazioni

Commenti
Lascia un commento

Nome:

Indirizzo email:

Sito web:

Il tuo indirizzo email è richiesto ma non verrà reso pubblico.

Commento: