Al Festival di Camogli in Musica la grande pianista Ilia Kim suona Scriabin e Chopin

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Camogli | al cenobio dei dogi

Al Festival di Camogli in Musica la grande
pianista Ilia Kim suona Scriabin e Chopin

Lunedì 3 agosto alle 21.15 introduce Piero Rattalino critico musicale

di Aldo Carpineti

Ilia Kim
Ilia Kim

Grande appuntamento del Festival Camogli in Musica, lunedì 3 agosto al Cenobio dei Dogi (21.15), con la pianista coreana Ilia Kim.

Ilia Kim, nata a Seoul, è stata un’enfante prodige debuttando a 11 anni con un recital nella sua città natale; grazie al suo talento ha potuto perfezionarsi a Berlino, diplomandosi nel 1994 col massimo dei voti, poi al Mozarteum di Salisburgo, alla Hochschule di Hannover e infine all’Accademia Pianistica di Imola, dove ha incontrato anche Piero Rattalino, musicologo di chiara fama, che è diventato poi suo marito. Dopo aver iniziato l’attività concertistica in Corea, ha suonato in Germania, negli Stati Uniti (debutto nel 1994 nella Carnegie Hall di New York), in Austria, Francia, Svezia, Finlandia, Olanda, Romania, Croazia, Polonia, Portogallo, Messico, Brasile, Italia, Cina; ha suonato con importanti orchestre (tra cui l’Orchestra Sinfonica di San Remo, l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra della Fondazione Arena di Verona, l’Orchestra Sinfonica di Roma, la China Philharmonic Orchestra di Pechino, l’Orchestra del Teatro Nazionale Claudio Santoro di Brasilia, ecc. ecc.). Molti suoi concerti sono stati trasmessi in diretta dalle radio e televisioni nazionali di Corea, Romania, Germania, Messico, Italia, Portogallo. Dal 1998 risiede in Italia.

Il bellissimo programma che Ilia Kim proporrà lunedì sera al Cenobio dei Dogi è dedicato in parte al compositore russo Alexander Scriabin, di cui quest’anno ricorre il centenario della morte, e in parte a Chopin. Scriabin definiva se stesso filosofo-musicista-poeta e per tutta la sua (breve) vita si impegnò per la rigenerazione dell'umanità attraverso l'arte: la parola, e la musica, e il colore, cioè il visivo e l'auditivo, ma anche il tattile, l'olfattivo, il gustativo: un’arte totale che esaltava il carattere sensoriale, allargando a tutti i sensi il suo campo d'azione. Di Scriabin Ilia Kim suonerà in apertura la Sonata n. 9, detta, non da Scriabin ma da un suo amico, Messa nera, scritta negli ultimi tempi della sua vita; del giovane Scriabin, invece, suonerà lo Studio op. 2 n. 1, composto all'età di quindici anni, lo Studio op. 8 n. 5 e la Mazurca op. 25 n. 3, da cui emerge immediatamente evidente il rapporto con Chopin, sia per il tipo di linguaggio che per la sensorialità della sua musica. Seguirà la Sonata n. 4, che costituisce un punto di svolta nella produzione di Scriabin: rappresenta, dice l’autore, il volo dell'uomo verso la stella, simbolo della felicità, con un’ampia introduzione con un tema bellissimo che simboleggia il desiderio del volo, un allegro (Prestissimo volando, dice la didascalia), una coda con trionfale apoteosi del tema dell'introduzione. Seguirà il Foglio d'album op. 41 n. 1 (un piccolo valzer, delizioso, sensualissimo...), il Poema op. 59 n. 1, dal linguaggio armonico personalissimo e rivoluzionario, per chiudere con Vers la flamme op. 72, una delle ultime composizioni di Scriabin: un enorme crescendo di tensione-distensione (e di suono), è la risposta a un in insistente richiamo come di sirene (se esistessero le sirene del fuoco); il mito della rigenerazione attraverso il fuoco, il mito della morte e della rinascita, sono temi cari ai simbolisti, che trovano qui una esplicazione musicale di superba efficacia e di efficacia di tipo sensoriale al punto da evocare non solo il rumore ma anche il calore del fuoco, cioè la conoscenza attraverso la tattilità. È un barlume di quell'arte totale che Scriabin sognava.

Abbiamo detto che Scriabin parte da Chopin ed è proprio questo che da ragion d’essere alla seconda parte del concerto di Ilia Kim, in cui la pianista proporrà grandi brani del compositore polacco: la Barcarola op. 60, la Mazurca op. 63 n. 3, il Notturno op. 55 n. 2, il Valzer op. 62 n. 2, per finire con l’Andante spianato e Grande Polacca brillante op. 22.

Un valore aggiunto del concerto sarà l’introduzione di Piero Rattalino, tra i maggiori critici musicali italiani, autorevole studioso del pianoforte, autore di numerosi libri sull'argomento, sia dal punto di vista della letteratura pianistica sia dal punto di vista della storia dell'interpretazione, membro delle commissioni giudicatrici dei principali concorsi pianistici mondiali.

Al termine del concerto sarà possibile cenare insieme a musicisti ed organizzatori presso il ristorante La Moreia, a prezzo promozionale.

Ingresso al concerto: € 15 per l’intero e € 10 per il ridotto (Soci GPM e giovani)

Venerdì 31 luglio 2015

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