Come non dare il Grifo d'Oro a Giordano. Bruschi, il partigiano Giotto!

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Genova | candidatura per il grifo d'oro

Come non dare il Grifo d'Oro a Giordano
Bruschi, il partigiano Giotto!

Bruschi, ovvero partigiano “Giotto”, è stato ed è testimone e protagonista delle lotte per l’emancipazione delle classi subalterne. In questi anni si è dedicato soprattutto a un raccordo con le nuove generazioni

di Francesca Camponero

Giordano Bruschi
Giordano Bruschi

In questi giorni è stata presentata al sindaco Bucci la candidatura di Giordano Bruschi per il conferimento del Grifo d’oro, la massima onorificenza di Genova. Il perchè è più che palese: questo gesto dimostrerebbe da parte della nostra città un segno di grande valorizzazione della nostra storia, nonchè sarebbe un gesto di speranza verso un impegno civile di cui oggi il nostro mondo ( politico e non) ha tanto bisogno.

 Giordano Bruschi, partigiano “Giotto”, è stato ed è testimone e protagonista delle lotte per l’emancipazione delle classi subalterne. In questi anni si è dedicato soprattutto a un raccordo con le nuove generazioni. Grazie alla sua “carica di speranze e di fiducia nel futuro”, il suo dialogo con i giovani è sempre “straordinariamente vivo, lontano da ogni retorica, immediatamente empatico”, come scrive Luca Borzani.
Un impegno che gli ha permesso di comunicare a diverse migliaia di giovani, valori che spingono a non “rinchiudersi in un individualismo rancoroso e consumista” e a guardare alle esperienze del passato per affrontare le sfide del futuro. Un impegno che continua con assiduità: all’inizio del 2020 sono già previsti incontri con le classi del Liceo Mazzini, l’Istituto Buonarroti, il Liceo Montale di via Moresco e quello di via Archimede, l’Istituto Firpo, il Gastaldi di San Teodoro e quello di Teglia, il Liceo Klee, il Liceo Pertini, l’Istituto San Giorgio della Darsena e di Camogli, le scuole medie Parini, Cantore, don Milani.
Giordano Bruschi è coerente con l’affermazione di Antonio Gramsci “Essere partigiani della libertà in astratto non conta nulla, è semplicemente una posizione da uomo di tavolino che studia i fatti del passato, ma non da uomo attuale partecipe delle lotte del suo tempo”.

Mercoledì 8 gennaio 2020

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