Genova aderisce alla Nuova Carta dei diritti della Bambina documento di rilevanza giuridica

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Genova aderisce alla Nuova Carta dei diritti
della Bambina documento di rilevanza giuridica

La carta nasce per educare alla parità ed al contrasto alla violenza nei confronti delle donne sin da piccole, per abbattere il muro delle discriminazioni, cercando di attribuire alla bambina sin dalla nascita, le stesse opportunità dei maschi

di Francesca Camponero

Bambina modella
Bambina modella

La Carta dei Diritti della Bambina è un protocollo d’intesa tra FIDAPA B.P.W.Italy e le Istituzioni, in primis quelle comunali; come tale è senz’altro un documento di rilevanza giuridica, non avente però efficacia normativa, bensì solo contrattuale ed è tesa alla realizzazione concreta delle seguenti finalità istituzionali:

1) educare alla parità ed al contrasto alla violenza nei confronti delle donne sin da piccole;

2) celebrare la bellezza della diversità tra i due generi femminile e maschile;

3) abbattere il muro delle discriminazioni, cercando di attribuire alla bambina sin dalla nascita, le stesse opportunità dei maschi.

La "Carta dei diritti della bambina", più nel dettaglio, rappresenta un atto avente efficacia contrattuale non vincolante alla stregua di una Legge Ordinaria appartenente alle fonti di diritto riconosciute costituzionalmente, perché non è emanata da organi istituzionali con potere legislativo. Essa vuole rappresentare nell’essenza il frutto di un intelligente, rigoroso e sensibile associazionismo femminile, spinto da dati esperienziali e statistici, suffragato da valutazioni tecniche e dal confronto tra Professioniste, come “fotografia” ovvero risposta culturale alle innumerevoli discriminazioni compiute sul genere femminile sin, purtroppo, da bambine. 

Ogni bambina infatti ha diritto “di non essere bersaglio di pubblicità per l’apologia di tabacco, alcol e sostanze nocive” come scrive l’articolo 9 della Carta che pertanto è un documento di analisi e di riflessioni attuali e pertinenti, che propone spunti di crescita e di condivisione nel pieno rispetto delle norme di diritto, sia interne che internazionali, esistenti in materia di diritti umani a tutela dell’infanzia.

 La “carta” è stata presentata e approvata nell’estate 1997 in Islanda durante il IX congresso della federazione Europea BPW (Businnes Professional Women). “Ogni bambina – scrive il primo articolo – ha diritto a essere rispettata e trattata con giustizia”. Da tutti.

La Giunta del Comune di Genova ieri, 21 febbraio 2019, su proposta dell’assessore al Personale e alle Pari Opportunità e Diritti Arianna Viscogliosi, ha approvato l’adesione alla Nuova Carta dei Diritti della Bambina.

L’iniziativa parte dalla proposta dell’associazione F.I.D.A.P.A.BPW ITALY (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari); le presidentesse delle due sezioni di Genova, Adelina Vassallo e Flavia Giulietti, esprimono così la loro soddisfazione: “Siamo orgogliose che il Comune della nostra città abbia deciso di sottoscrivere un protocollo di intesa per l’applicazione della Carta dei Diritti della Bambina, a tutela e garanzia dell’infanzia e adolescenza”.

L’adesione alla Carta comporterà una sua pubblicizzazione e diffusione presso i Servizi educativi e integrativi della prima infanzia, nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle pediatrie di comunità, nei reparti di ostetricia e preparazione al parto, nei reparti di neonatologia e pediatria ospedaliera, tra le associazioni di varia natura e le giovani generazioni.

Venerdì 22 febbraio 2019

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