Google - dall'esordio fin quasi ad oggi

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Google - dall'esordio fin quasi ad oggi

Altre applicazioni fanno capolino. Dopo AdWords è la volta di AdSense. Google News, l'edicola online, trasforma il mondo dell'informazione

di Armando Ricci

L'aggregatore di notizie
L'aggregatore di notizie

2001

A gennaio Eric Schmidt diventa il presidente accettando di investire 1 milione di dollari di tasca propria in azioni privilegiate di Google.

L’11 settembre fu un giorno triste, a tutti noto per il tragico evento che costò la vita a migliaia di persone quando aerei dirottati sulle Torri Gemelle di New York e a Washington, per effetto di attacchi terroristici, misero al tappeto l’America. Quel giorno un programmatore indiano di Google, Krishua Bharat, si trovava a New Orleans per lavoro e in maniera incessante cercò di avere notizie su quanto stava accadendo. Proprio in quella occasione maturò l’idea di raccogliere più informazioni possibili e credibili da varie fonti, giornalistiche e di agenzia, riguardanti argomenti generali, specifici ed aggiornati di quello che accadeva nel Mondo. Sviluppando algoritmi matematici riuscì nell’impresa, un’applicazione che Google mise online a disposizione degli utenti.

Dobbiamo però aspettare fino al 2002 perché venga lanciato Google News con 4.000 fonti di notizie.

È doveroso fare cenno al fatto che la filosofia aziendale di Google, sin dalla sua creazione, consente ai dipendenti di dedicare il 20% delle ore lavorative settimanali al brainstorming, ovvero al potersi dedicare a delle attività comuni scisse dalla routine del lavoro di ufficio, ma che siano di incentivo per proporre nuove idee e progetti che possano dare valore aggiunto al motore di ricerca. La creazione dell’applicazione Google News ne è un esempio pratico.

Alla fine dell’anno viene lanciato il servizio Froogle il cui nome si è poi trasformato in Google Shopping dieci anni dopo con il quale si possono cercare prodotti da acquistare.

Google arriva all’incredibile numero di 100 milioni di ricerche al giorno, 1.000 al secondo. Gli utili salgono a 7 milioni di dollari.

2002

Alla fine dell’anno Google conta oltre 1.000 dipendenti, 10.000 computer, indicizza più di 4 milioni di documenti e i ricavi netti ammontano a 185 milioni di dollari. Tutti i profitti provengono dalle persone che cliccano sui link di testo che ornano il lato destro delle pagine dei risultati.

Come anticipato, Google News spopola nel panorama dell'informazione.

2003

Viene lanciato Google AdSense, un servizio che consente ai possessori di siti Web di ospitare dei collegamenti commerciali suggeriti da Google in base agli argomenti trattati e ad alcune parole chiave; in altre parole vengono collocati annunci pubblicitari pertinenti vicino al contenuto cui si riferiscono. Gli introiti che derivano dai clic su questi collegamenti vengono suddivisi tra Google e i proprietari dei siti ospitanti. AdSense riscuote un enorme successo così da essere particolarmente utilizzato nei blog e questo spiega l’acquisto da parte del motore di ricerca di Blogger, la famosa piattaforma per la realizzazione di mini-siti dedicati alle più svariate forme di comunicazione.

Uno dei segreti del successo di un blog è sicuramente la facilità con la quale ci si può accostare a questo strumento e non richiede investimenti economici in quanto gratuito. È necessario disporre di un indirizzo di posta elettronica per accedere al servizio, inserire le proprie idee-progetti, e per personalizzare il layout grafico è sufficiente scegliere tra i numerosi «template» (modelli) disponibili. Aprire un blog è facile ed economico ed è consuetudine farlo in occasione di eventi o inaugurazioni. Quale migliore mezzo per farsi pubblicità, attivare i visitatori, sondare il terreno per il lancio di un’iniziativa, ma anche fornire informazioni pratiche. Oggi le aziende stanno scoprendo i blog e li adoperano per comunicare con i clienti al fine di promuovere prodotti e/o servizi.

Google lavora ad un progetto ambizioso, pilota, quello di digitalizzare i volumi contenuti all’interno dell’Università del Michigan per poi estenderlo ad altri siti e, su scala mondiale, a tutti quei luoghi dove è catalogato il sapere in modo da mettere a disposizione di tutti la conoscenza.

Due sono gli aspetti da considerare: il primo riguarda l’evitare di danneggiare quei volumi preziosi ed antichi dovendo fare la scansione pagina per pagina, il secondo problema riguarda i diritti dell’autore e dell’editore. Arriva sulla scena Google Print. 

Martedì 21 febbraio 2017

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