Google - dall'esordio fin quasi ad oggi

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Google - dall'esordio fin quasi ad oggi

Oltre ad applicazioni tradizionali, Google si affaccia al mercato del Web con oggetti singolari ed affascinanti: Google Glass - gli occhiali della Rete - e Chromecast - la chiavetta connessa alla tv di casa

di Armando Ricci

La chiavetta di Google
La chiavetta di Google

2009

Google lancia una prima versione della pubblicità su YouTube con la stessa filosofia che la contraddistingue per quella presente nel motore di ricerca.

Sempre in tema di sviluppo viene presentato Google Chrome OS, un sistema operativo open source destinato ai laptop. A fine anno, invece, vengono implementate le versioni Mac e Linux di Google Chrome.

2010

Il 7 maggio Google si aggiorna dal punto di vista grafico con l’implementazione di nuove funzionalità. Cinque mesi più tardi rende disponibile la funzione Instant Previews che permette di visualizzare l’anteprima di ogni risultato direttamente dalla pagina di ricerca.

2011

Google Art Project permette di navigare virtualmente in alcuni dei più importanti musei presenti nel mondo e di osservare le opere d’arte in alta risoluzione.

Il doodle interattivo più famoso è quello in onore di Les Paul, l’inventore della chitarra. Al momento dell’uscita sulla home page del motore di ricerca, il doodle ottiene un successo mai visto prima in termini di utilizzo: i brani con la chitarra doodle sono ascoltati 870.000 volte nei soli Stati Uniti in sole 48 ore.

È stato aggiunto il riconoscimento vocale alla funzione di ricerca per chi utilizza Chrome come browser di navigazione. Basta munirsi di microfono e dare seguito alla propria richiesta perché il motore dia il risultato atteso. Altra peculiarità per Chrome è data dall’accesso offline alle applicazioni Gmail, Calendar e Documenti.

2012

Continua lo sviluppo di Chrome, ora disponibile anche per Android e iOS.

Per la prima volta, in anteprima mondiale, su YouTube è possibile guardare in diretta le Olimpiadi: uno share di 230 milioni in video stream, un successo garantito anche dall’appoggio della NBC. 

Google si affaccia al mondo hardware, introducendo il dispositivo mobile Nexus, un tablet da 7 pollici.

Appare per la prima volta il progetto Glass, un innovativo e fantascientifico occhiale. Il raffronto con una nota serie televisiva degli anni sessanta, «Ai confini della realtà», è quanto mai appropriato.

Il motto dei telefilm recitava: «C’è una quinta dimensione oltre a quelle che l’uomo già conosce; è senza limiti come l’infinito e senza tempo come l’eternità; è la regione intermedia tra la luce e l’oscurità, tra la scienza e la superstizione, tra l’oscuro baratro dell’ignoto e le vette luminose del sapere; è la regione dell’immaginazione, una regione che potrebbe trovarsi Ai confini della realtà».

Basati sul sistema operativo Android, i Google Glass si interfacciano con gli smartphone mediante la tecnologia Bluetooth. Il display è montato su una lente ad alta definizione e proietta le immagini direttamente sugli occhi, i contenuti vengono visualizzati come su uno schermo da 25 pollici posizionato a una distanza di circa due metri. Il dispositivo è comandato dalla voce ed è dotato di un touchpad. Con esso sarà possibile effettuare ricerche su Google, leggere notizie, navigare sui social network, fare foto, registrare video, e molto altro. Cosa altro dire se non un dispositivo «Ai confini della realtà».

Nasce Google Drive. Con l’utilizzo di PC, tablet e smartphone, siamo abituati a sfruttare un’unità di memorizzazione per archiviare dati o installare programmi. Non importa se si tratta di un vero e proprio disco fisso, di una memoria allo stato solido o di una semplice chiavetta USB: la presenza di un supporto fisico sembra spesso indispensabile. Grazie ai servizi «cloud» possiamo farne a meno. La sola condizione necessaria è una connessione alla Rete per utilizzare uno strumento dove i file vengono archiviati nella «nuvola» del famoso motore di ricerca.

Per poterne disporre, il primo passo consiste nel registrare il proprio account. Ovviamente, se si dispone già di una casella di posta Gmail, questo passaggio non è necessario. Ricordiamo, inoltre, che un account presso Google ci contente di utilizzare una serie di applicazioni quali YouTube, Google +, Chrome.

Una volta terminata la registrazione ed effettuato l’accesso, avremo la possibilità di scaricare l’applicativo Google Drive attraverso il quale potremo mantenere sincronizzati i nostri documenti. Al termine verrà creata un’apposita cartella all’interno della quale, qualunque sia il file in essa memorizzato, questo sarà sincronizzato su Web all’interno dello spazio messo a nostra disposizione ed accessibile ovunque.

Google Docs è ora integrato in Google Drive e questo ci permette di lavorare insieme ad altri in tempo reale su documenti, fogli di calcolo, moduli e presentazioni del tutto simili a quelli proposti dalla suite Microsoft Office.

I primi 15 Gb di storage sono gratuiti e sufficienti per archiviare le foto in alta risoluzione, le scansioni di documenti, inclusa la casella di posta elettronica Gmail.

2013

L’anno è all’insegna del multimediale. Chromecast è un dispositivo capace di trasmettere i propri contenuti online dal telefono-tablet-computer alla TV di casa. Una sorta di chiavetta USB che va collegata alla presa HDMI del televisore, connessa ad una rete Wi-Fi.

Street View giunge a Venezia. Con l’applicazione Google Maps si può percorrere una delle città più belle ed affascinanti del mondo. 

Nonostante tutte queste innovazioni e servizi aggiuntivi è sorprendente notare come la homepage di Google sia rimasta ancora quasi esattamente come era in origine. Ciò significa che non si è mai voluta perdere la vera missione principale, quella per cui è nato Google: effettuare ricerche nel web in modo veloce, semplice ed efficace. 

Domenica 5 marzo 2017

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