Genova | capolavori della pittura

Gli splendori di via Garibaldi, la Strada Nuova

Rubens Van Dyck e Van Eyck a Palazzo Rosso

La scuola fiamminga a metà fra il'500 e il'600 e l'ispirazione a Genova

di Aldo Carpineti

Palazzo Rosso
Palazzo Rosso

Quando si parla di Rubens, di Van Dyck, di Van Eyck il pensiero va alle brume del Belgio ed ai paesaggi romantici delle Fiandre, di Gand e di Bruges.

Non a tutti è noto infatti che questi pittori, alcuni dei più rinomati fra i Fiamminghi, hanno amato la città di Genova ed hanno soggiornato a lungo qui da noi.

Rubens è a buon titolo da considerare fra i maggiori interpreti della storia della pittura di tutti i tempi, Van Dyck e Van Eyck occupano all’interno della scuola fiamminga ruoli di assoluta rilevanza. Se i capolavori di Rubens non hanno paragone con nessuna opera mai realizzata quanto a raffinatezza del particolare e della visione d’insieme, gli altri due pittori e le loro opere hanno caratteristiche di originalità che li rendono irraggiungibili nel loro stile.

Ebbene, se andate a Bruges, il che vi consigliamo vivamente perché questa città è affascinante come poche altre, troverete, a fianco di un caratteristico canale, un bellissimo monumento a Van Eyck, pittore che tuttavia è stato prolifico soprattutto nei suoi periodi di permanenza in Liguria.

In via Garibaldi a Genova, Palazzo Rosso ospita gallerie di questi stupendi artisti, che hanno vissuto e prodotto nel periodo che sta a cavallo fra il ’500 ed il ‘600. Via Garibaldi, la Cosiddetta Strada Nuova per distinguerla dalle antichità del Centro Storico, sorse a partire dal 1551 ed ancora oggi è un gioiello di bellezza incastonato nel cuore di Genova. I suoi palazzi sontuosi sono celebrati dal Vasari nelle sue Storie. Enti pubblici di grande rilievo locale, come il Comune e la Camera di Commercio hanno qui le proprie sedi. Tutto l’insieme della via è uno scorcio di vita cittadina antica e moderna al tempo stesso. L’economia la Amministrazione e la Politica di oggi si sposano con i fasti di un passato felice per Genova e per la sua storia.

In questo contesto di grande ricchezza e splendore Rubens e gli altri fiamminghi trovano una collocazione del tutto adatta, l’inserimento in una ambientazione che ne esalta il valore intrinseco e li fa vivere di una luce propria e di una complessività totale.

Il turista che transiti da Genova non deve fare a meno di una visita, ma chi ami e voglia scoprire cose belle potrà fare certamente di questo contesto la ragione specifica di un soggiorno nella nostra città, cui il mare ed il monte danno contorni ineguagliabili, ed il profondo cittadino offre motivi di riflessione e di contemplazione inusitati. 

Mercoledì 26 luglio 2017