Genova | al teatro verdi

Il Verdi apre l'anno con il tradizionale Concerto

ma molte incertezze per il futuro

Molti problemi economici per il teatro di Sestri Ponente che, a differenza delle altre realtà genovesi, riceve dal Comune di Genova solo 4.500 euro per i corsi in dialetto genovese

di Francesca Camponero

Al termine del Concerto al Verdi
Al termine del Concerto al Verdi

Ogni prima domenica dell'anno il Teatro Verdi di Sestri Ponente presenta il suo Concerto di Capodanno. Questa edizione ha visto ancora una volta sul palco l’Esemble Le muse e il coro Lirico Quadrivium diretti dal Maestro Giovanni Battista Bergamo, con un programma per lo più dedicato alla grande musica di Ennio Morricone.

Come voci soliste presenti grandi nomi come Gianni Mongiardino, tenore dall’intensa carriera che lo ha condotto sui principali palcoscenici di teatri nazionali ed esteri, apprezzatisiimo la scorsa estate nela Madama Butterfly presentata dal Carlo Felice all'Arena del Mare. Con lui il sprano Mimma Briganti, di Pietrasanta, anche lei artista di fama internazionale che nel 2009 ha debuttato al Festival Puccini di Torre del Lago nel ruolo di Liù nell'opera Turandot di G. Puccini riscuotendo un grande successo personale. 

Per interpretare le note musiche di Ennio Morricone abbiamo invece ascoltato la bella e calda voce di Angelica Depaoli accompagnata dal Maestro Albertini.

Grandi applausi per tutti, ma acclamato soprattutto il tenore genovese che per l’occasione ha eseguito l’Improvviso dall’Andrea Chenier, Nessun dorma dalla Turandot di Puccini, il duetto “O soave fanciulla” dal I Atto di Boheme assieme alla Briganti, il Brindisi dalla Cavalleria Rusticana e quello dalla Traviata di Verdi.

Particolarmente toccante l'esecuzione da parte della cantante Anna Marra di Ma se ghe pensu  in duetto con Giunio Lavizzari prima della chiusura con Libian nei lieti calici dalla Traviata 

Ora il Verdi continuerà con la sua stagione fino a maggio 2019, ma come sappiamo ci sono dei "forse" sul proseguimento dell'attività del teatro che come ci è stato comunicato da Giunio Lavizzari Cuneo e Riccardo Canepa, ha molti problemi economici in quanto, a differenza delle altre realtà genovesi, il teatro sestrese riceve dal Comune di Genova solo 4.500 euro per i corsi in dialetto genovese.

Sarebbe davvero un peccato che al posto del teatro in P. zza Oriani ci ritrovassimo presto un'altro supermercato...

Domenica 6 gennaio 2019