Genova | alla sala mercato

Sarà l'Estate in dicembre a salvere cinque donne

da una vita oramai troppo stretta

Le cinque attrici in scena, Fiammetta Bellone, Elsa Bossi, Sara Cianfriglia, Elena Dragonetti, Alice Giroldini, escono fuori con tutte quelle caratteristiche volute dall'autrice che ad ognuna di loro ha dato un'unicità di bellezza

di Francesca Camponero

Una scena dello spettacolo
Una scena dello spettacolo

Cinque sedie in una scena vuota. Cinque le attrici che le occuperanno dando vita ad una storia tutta la femminile firmata Carolina África Martín Pajares dal titolo "Estate in dicembre". La Pajares, spagnola classe 1980 ha studiato alla Real Escuela Superior de Arte Dramático (RESAD) di Madrid, ed ha fatto presto ad affermarsi come autrice, regista, attrice ma anche come giornalista e docente universitaria. La sua notorietà è arrivata proprio grazie alla prima edizione di Verano en Diciembre che le è valsa il prestigioso Premio Calderón de la Barca nel 2012 e numerosi altri riconoscimenti.

Cosa che non stupisce affatto perchè il modo di scrivere di questa splendida donna è spigliato fresco ed intrigante tanto quanto la sceneggiatura di un film di Almodovar. Come Almodovar infatti anche nella drammaturgia della Pajares prevale il raffigurare le donne, il loro essere, il loro volere, attraverso le loro storie dove il racconto non è didascalico o descrittivo, ma in esso viene a crearsi piuttosto una sorta di universo parallelo in cui ognuno dei personaggi ha esattamente quelle caratteristiche che lo rendono un soggetto unico. I colori, le atmosfere, il modo di recitare, le interazioni tra di loro, le musiche, certi temi ricorrenti tutto sembra essere parte di un unico mondo coerente che risponde a regole ben precise. 

E così in Estate in dicembre, le cinque attrici in scena, Fiammetta Bellone, Elsa Bossi, Sara Cianfriglia, Elena Dragonetti, Alice Giroldini, escono fuori con tutte quelle caratteristiche volute dall'autrice che ad ognuna di loro ha dato un'unicità di bellezza per come sono fuori e dentro. Nessuna di queste conque meravigliose donne essomoglia all'altra pur appartenendo alla stessa famiglia. C'è la madre, c'è la nonna e poi ci sono tre sorelle, tutte alle prese con il loro passato, gli insegnamenti che sono stati dati loro da religione, falsa morale e esperienze di vita. Le loro storie hanno percorsi difficili di amarezza e tenerezza insieme, ma anche se apparentemente si insultano, si amano da morire e nessuna potrebbe stare senza l'altra.

La loro ricerca di felicità è esasperata e commovente, ognuna di loro è consapevole che solo lo staccare il cordone ombelicale darebbe loro la possibilità forse di raggiungerla, ma nessuna di loro ci riesce perchè nessuna di loro lo vuole veramente. L'attaccamento fra di loro è troppo forte e le rende prigioniere.

Il viaggio in Argentina per passare il Natale dalla quarta sorella sembra un prendere respiro da una vita soffocante fatta di rinfacciamenti e pannolini sporchi da cambiare, per questo ad un invito fatto via skype tutte sono dell'idea di prendere il volo verso la novità. Il sogno americano è sempre stato un cambio di vita radicale e forse lo sarà anche in questo caso. Non le fermerà neppure la morte improvvisa della nonna che verrà taciuta dalla sorella più piccola giusto per non turbare quella gioia che le ha invase riguardo la partenza. 

Bravissime le cinque attrici abili nel delineare con spirito i presonaggi che sono stati loro attribuiti. Si capisce che tra di loro c'è non solo grande consapevolezza tecnica, ma anche forte amicizia fra di loro, il che rende la recitazione tanto più bella quanto più semplice e vera. In questo si deve ancora ringraziare la grande scuola del teatro Stabile di Genova per la formazione che ha dato ai tutti i suoi allievi le cui doti risultano sempre evidenti in ogni piece a cui assistiamo. 

Estate in dicembre sarà in scena fino al 15 giugno alla Sala Mercato. 

Giovedì 6 giugno 2019