Genova | al Politeama genovese

Sgarbi torna al Politeama di Genova

per raccontarci il grande Raffaello

Lo spettacolo andrà in scena al Politeama Genovese in doppia data: martedì 28 gennaio e mercoledì 29 sempre alle ore 21. Un dinamico progetto di Doppiosenso di Valentino Corvino. Vedremo le relazioni esistenti tra testi sonori, immagini e parole

di Francesca Camponero

Vittorio Sgarbi
Vittorio Sgarbi

Fu al Festival La Versiliana nell’estate 2015 che Vittorio Sgarbi cominciò a fare teatro con lo spettacolo "Caravaggio”. Questo suo esordio sulle scene dimostrò l'indubbio talento del critico d'arte che appassionò il pubblico con salti temporali conducendolo in un percorso illuminante dentro le viscere artistiche e sociali del Merisi. Dato il successo ottenuto, Sgarbi, continuò la sua esperienza teatrale con altri forunati spettacoli come “Michelangelo” e “Leonardo” .

Adesso chiude il suo trittico sul Rinascimento giungendo a RAFFAELLO SANZIO (1483/1520), genio di cui nel 2020 ricorrono le celebrazioni dal cinquecentenario della scomparsa, e con cui attraverso questo spettacolare “Raffaello” viene anticipato un tributo a ciò che sarà istituzionalmente.

Raffaello, sappiamo tutti, è considerato uno dei più grandi artisti d'ogni tempo. La sua opera segnò un tracciato imprescindibile per tutti i pittori successivi, fu di vitale importanza per lo sviluppo del linguaggio artistico dei secoli a venire, diede vita ad una scuola che fece arte "alla maniera" sua. Raffaello fu un modello fondamentale per tutte le accademie, e la sua influenza è ravvisabile anche nei pittori moderni e contemporanei.

Lo spettacolo condotto dal grande affabulatore Sgarbi andrà in scena al Politeama Genovese in doppia data: martedì 28 gennaio e mercoledì 29 sempre alle ore 21. Un dinamico progetto di Doppiosenso di Valentino Corvino. In questo spettacolo con Domenico Giovannini sono state indagate le relazioni esistenti tra testi sonori, immagini e parole, qui la tessitura di un fil rouge ha armonizzato le originali dissonanze stilistiche. Sei video artisti, infatti, sono stati invitati ad interpretare singolarmente una sezione dello spettacolo attraverso propri archetipi, lettering e potenti fissioni, disgregazioni materiche e trascendenti parti aeree. Le geminazioni emerse creano così un unicum ritmico installativo attorno allo spettacolo “Raffaello".

Venerdì 24 gennaio 2020