conoscere è anche azione

Diverse finalità della Formazione Aziendale

Il fattore motivazionale oltre quello culturale

Formarsi non è soltanto ricevere notizie ed informazioni, è anche spinta

di Aldo Carpineti

Insegnare è un mare di cose
Insegnare è un mare di cose

Formazione, va riconosciuto, è soprattutto trasmissione di sapere, di informazioni, di notizie. Un fatto, dunque, eminentemente concreto: ogni disciplina che possa essere insegnata ha propri contenuti e ad essi deve fare primo riferimento didattico il fatto formativo.

Non si può avere cultura se non si conosce ciò che appartenga alla natura dell’oggetto studiato. Non si può avere conoscenza se si ignora quanto dell’oggetto studiato costituisce l’essenza; è un dato questo che in nessun caso può essere disatteso, ha un valore oggettivo, se qualcosa di oggettivo appartiene a questo mondo. Mancando questo primo step necessario ogni altro passaggio manca delle proprie basi stesse, e rappresenta quindi una costruzione senza fondamenta.

Posta questa premessa, pare tuttavia possa dirsi che alla formazione debbano essere riconosciute altre finalità. Ed in primo luogo un valore motivazionale. Conoscere di più, infatti, è spunto per continuare sulla strada incominciata, per immaginare, con rinnovato vigore, la prosecuzione di un cammino intrapreso.

Non si può dimenticare questo aspetto fondamentale della formazione che risponde ad esigenze generali esistenti in ogni organizzazione che abbia proprie finalità da raggiungere. Lo sprone al conseguimento di esse passa attraverso il momento formativo che, in qualche modo, è raccolta delle forze necessarie e delle ragioni stesse perché il percorso successivo sia pregno di risultati.

Non bisogna scadere in quello che un bravissimo formatore da me conosciuto nel mio primo periodo aziendale definiva delirio di onnipotenza. Chi nella formazione muova i primi passi può essere portato a pensare che attraverso la formazione possa essere risolta ogni problematica pratica. Ciò evidentemente non è, ed alla formazione va data una finalità non totalizzante ma propedeutica alla soluzione dei problemi che possano successivamente presentarsi, rispetto ai quali applicazioni del tipo programmatorio, pianificatorio o di problem solving costituiscono la reale chiave di volta.

Non tutto, in definitiva può essere realizzato attraverso la formazione, che non va considerata una panacea, ma essa sicuramente rappresenta punto di partenza irrinunciabile per progressi altrimenti irraggiungibili, dunque anche sul piano della spinta a sempre fare meglio e di più, oltre che su quello del concreto conoscere de rerum natura. 

Mercoledì 20 maggio 2020