Nuove metodologie di insegnamento in aula per gli studenti di Alternanza Scuola-Lavoro

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Nuove metodologie di insegnamento in aula
per gli studenti di Alternanza Scuola-Lavoro

La voce diretta di chi nel lavoro ha lasciato un segno distintivo

di Aldo Carpineti

Aldo e Giulia, papà e figlia insegnanti
Aldo e Giulia, papà e figlia insegnanti

Nelle iniziative formative, avere ospiti in aula che raccontino direttamente la propria esperienza di lavoro è una prassi sperimentata ed usuale. In ogni occasione, tuttavia, difficilmente si può arrivare a presentarne più di uno, proprio per l’impegno che la presenza fisica in aula rappresenta per chi sia chiamato.

Per ovviare a questa difficoltà ed allo scopo di presentare più ospiti che raccontino sé ed il proprio mestiere, si è pensato, nell’ambito delle lezioni di Alternanza Scuola-Lavoro a Pisa, di realizzare interventi telefonici con voce amplificata elettronicamente.

In questo modo si sta presentando ai ragazzi in questi giorni una vasta gamma di professionisti di grande esperienza e, va riconosciuto, di grande disponibilità e generosità. Gli studenti vengono così messi a contatto con testimonianze concrete di diversi pregevoli personaggi che nel mondo del lavoro hanno saputo e sanno tuttora lasciare un segno.

Si è cominciato con una Funzionaria del Lavoro in Somministrazione (ex Lavoro Interinale) che ha spiegato ai ragazzi le caratteristiche peculiari di questa modalità di assunzione. La presenza delle Agenzie sul mercato e sul territorio, la loro funzione nel favorire l’incontro della domanda e della offerta di lavoro, il senso del lavoro a termine dal punto di vista dell’imprenditore e da quello dei lavoratori.

Successivamente ci ha parlato un Ingegnere Civile che ha avuto esperienze da Dirigente in una azienda veneziana molto avanzata tecnologicamente nel campo delle piattaforme marine e successivamente a Genova in Ansaldo sia nelle strutture del nucleare, poi superato dal referendum popolare, sia in altre applicazioni della scienza tecnica. Testimonianza particolarmente ricca sia dal punto di vista professionale sia da quello umano.

Un Medico, specialista Diabetologo ed Endocrinologo ha raccontato con quale spirito vada scelta la facoltà di Medicina e con quali atteggiamenti riguardo ai tanti modi di svolgere la professione medica. Va tenuto nella giusta considerazione l’aspetto comune rappresentato dal contatto con la sofferenza e dalla intenzione di lenirla. Oggi si può fare il Medico in tanti modi, comune a tutti è vivere tra e per i malati, tra le persone che necessitano di aiuto nel corpo o nella mente.

Nella considerazione che una classe conta diversi alunni impegnati in discipline artistiche, è stata poi la volta di un Uomo di Spettacolo, autore di testi teatrali regista ed attore fra i più noti oggi. Il suo racconto ci ha reso chiaro come chi si dedichi a tali compiti debba avere mente da una parte alla realtà, da cui si prendono le mosse, e dall’altra alla fantasia, che rappresenta poi l’elemento scatenante della rappresentazione sul palcoscenico. Vivere tra realtà e fantasia, nel gusto e nell’apprezzamento dell’uno e dell’altro aspetto del conoscere, è il senso di chi faccia dell’arte scenica il proprio mondo.

Nei prossimi giorni, a cominciare da oggi stesso, avremo in aula la voce di un Tecnico della Fisica impegnato nello studio della progettazione di sofisticati strumenti di diagnostica medica. Il progresso nel campo delle risonanze magnetiche, la internazionalizzazione dei risultati, il senso della progettistica nella prospettiva del futuro. A seguire parlerà un Giornalista televisivo e della carta stampata specializzato sulle tematiche della cultura della attualità e dello sport. Ancora in ambito artistico concluderà la serie degli interventi un musicista di livello non solo nazionale, considerato che tra gli studenti c’è chi già frequenta il Conservatorio e chi ha intenzione di iscriversi una volta terminato il Liceo.

Una carrellata che può soddisfare diverse aspettative, dunque. Nei momenti di aula successivi agli interventi si sviluppano spunti e riflessioni che i professionisti hanno provocato. L’esigenza del rispetto, l’assunzione di responsabilità, l'intenzione di realizzare una vita di studio anche ben oltre il periodo universitario risultano temi comuni a chi voglia intraprendere una carriera da professionista, in qualsiasi campo si faccia ingresso.

Può questo modo di fare formazione, accanto alla spiegazione diretta dei motivi classici dell’impresa e delle relazioni di lavoro, rappresentare un esempio da seguire da qualunque Formatore ed Ente Formativo. Per il vero, siamo piuttosto orgogliosi di averlo introdotto per primi. 

Mercoledì 5 febbraio 2020

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