Ritorna sul Monte Bondone di Trento la Charly Gaul, ciclistica a cronometro

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programmata per metà luglio

Ritorna sul Monte Bondone di Trento
la Charly Gaul, ciclistica a cronometro

La gara legata al nome del grande campione lussemburghese del pedale

di Aldo Carpineti

Charly Gaul
Charly Gaul

Si racconta che il tecnico della Faema dovesse ogni mattina convincere Gaul a partire per la tappa del giorno, invece che tornarsene a casa; si dice che Gaul andasse forte in salita perché non vedeva l'ora che finisse... probabilmente soltanto chiacchiere.

Certo è invece che quando la strada cominciava a inerpicarsi l'Angelo della Montagna prendeva il volo e per tutti i suoi avversari erano sorci verdi. Charly Gaul vinse due volte il Giro d'Italia (nel 1956 e nel 1959) e una volta il Tour de France (1958) facendo degli appuntamenti con la montagna il proprio trampolino di lancio.

Gaul fu protagonista nella primavera del 1956 di una leggendaria pagina del giro d'Italia nella tappa che prevedeva la scalata del Monte Bondone non lontano da Trento. Quel giorno sotto l'infuriare di una tempesta di neve che costrinse al ritiro più di metà dei ciclisti della carovana del Giro, vinse per distacco giungendo solo al traguardo e strappando la maglia rosa a Fiorenzo Magni, detto il Leone delle Fiandre, per aver vinto la gara belga per tre volte consecutive. Magni era uno che non si arrendeva mai, raccontava che con la maglia rosa sulle spalle bisognava morire piuttosto che ritirarsi. Ma quel giorno non potè fare a meno di scendere al secondo gradino della classifica generale. L'allora ventitreenne Charly Gaul dimostrò una superiorità in salita ed una resistenza al freddo che sarebbero poi diventati un tutt'uno con la fama dello scalatore lussemburghese.

Da allora sono passati tanti anni, ma sulla strada della montagna trentina il nome di Charly Gaul continua a risuonare, legato ad una classica gara a cronometro, non disputata nel 2020 a causa della pandemia, ma riprogrammata per il luglio 2021. Si tratta della nona edizione che si snoda per i tradizionali 24 chilometri di percorso. Frequentata da campioni del pedale come da semplici amatori della bicicletta, la gara ha il sapore di una vera festa ciclistica legata ai ricordi ma con un occhio di riguardo alla tecnologia delle bike più moderne. Il mezzo sta infatti rivivendo oggi una nuova popolarità meritata per il suo fascino indiscusso ed i suoi aspetti tipicamente green. 

Aggiungendo qualche nota alla storia di Gaul, ricordiamo che nel 1958 vinse il Tour superando il nostro Vito Favero in una gara a cronometro ondulata; e l'anno dopo trionfò nel Giro d'Italia battendo tutti nel tappone del Piccolo e Gran San Bernardo. Nella classifica finale il lussemburghese si lasciò alle spalle l'asso normanno Jacques Anquetil di 6 minuti e 12 secondi, e terzo fu il nostro Diego Ronchini a 6 minuti e 16. Distacchi che in sella ad una bicicletta hanno valori abissali.

Negli anni successivi si affermo lo strapotere di Anquetil che vinse il Tour per 5 volte, determinando il graduale declino del popolarissimo campione lussemburghese. La storia di Charly Gaul rimane comunque una delle più belle e significative vissute sui tornanti delle salite di tutta Europa. Appuntamento per il luglio prossimo in Trentino. 

Martedì 1 giugno 2021

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