Genova | una posizione irrinunciabile
Una questione civile e umana prima ancora che politica. Anche volendo i movimenti di persone nel mondo non possono più essere impediti, necessario regolamentarli invece che opporvisi, l'esistenza in Italia di un partito come la Lega è indecente
di Aldo Carpineti
Ci sono a Genova istituzioni come l'Auxilium e la Caritas che aiutano l'inserimento sociale degli immigrati, ma la Chiesa ligure dovrebbe prendere un posizione ufficiale da tutti i pulpiti e da tutte le balaustre contro l'osceno atteggiamento di chi non li vuole per principio.
La coraggiosa presa di posizione di Papa Francesco deve trovare una rispondenza capillare a livello locale, perché le demagogie di un partito razzista e opportunista possano essere sconfitte.
La Lega cavalca il malcontento generale per offrire una soluzione obiettivamente non praticabile e civilmente inaccettabile, buttar fuori gli immigrati non risolve i nostri quotidiani problemi, anzi li aggrava. I sudamericani a Genova lavorano e pagano i contributi che sostentano gli attuali pensionati ed hanno occupazioni umili e indispensabili come la badante ed il manovale che i genovesi non vogliono più svolgere.
I paesi che respingono incondizionatamente gli immigrati si fanno una fama deprecabile e anacronistica, soprattutto quelli che usano la forza e gli strumenti di aggressione, i recenti fatti intervenuti sulle coste inglesi sono un esempio clamorosamente inumano.
Respingere gli immigrati non è una soluzione, è il modo di far esplodere il problema sostenuto da chi abbia una mentalità irresponsabile.
Anche la Ue dovrebbe assumere un chiaro atteggiamento di guida, la nostra Mogherini è chiamata ad un compito difficile ma non più procrastinabile.
Martedì 11 agosto 2015