Genova | il racconto
Massimo Gaviglio deve il suo soprannome al fatto che da adolescente usciva di notte di nascosto per fare cabaret
di Aldo Carpineti
PIGIAMINO racconta
Serate memorabili alla Cantina Cabaret di via Trebisonda a Genova, sulla soglia degli anni 80, specie al venerdì ed al sabato.
Ci si esibiva – non stop – da mezzanotte in poi; arrivavano anche molti ospiti a sorpresa. Qualcuno si metteva al pianoforte e non mancavano i cantanti, fra i quali vi era persino un tenore. Era Maurizio Volpini il quale, non appena poté diradare gli impegni di lavoro, andò in tournée persino in alcuni teatri tedeschi. Ma il vero clou della Cantina era la cena dei pazzi. Qui entrava in scena Gianni Flash, il fotografo ufficiale della Cantina. Era lui l’organizzatore della fatidica serata: sceglieva lui il ristorante dove sarebbe avvenuta la rimpatriata dei vari artisti, sostenitori ed affezionati. Era un simpatico pretesto per ritrovarsi e, dopo cena, esibirsi ognuno con un proprio pezzo, di solito il cavallo di battaglia, davanti ad un microfono che spuntava dal nulla, quasi come per magia.
Un’apposita giuria decretava l’Oscar della serata, il più… pazzo, per l’appunto, Ricordo che l’ultimo Oscar fu assegnato proprio al Merendero che, per l’occasione, coadiuvato dalla gentile consorte, toccò la più alta vetta della sua folle vena. Un cabaret, il suo, molto d’avanguardia, più tardi l’avrebbero definito demenziale. In quegli anni, però, si correva anche il rischio di essere bersagliati di fischi, ortaggi o, peggio ancora, essere aspettati fuori dai più… esasperati. Anch’io, nel mio piccolo, me la sono vista brutta, in qualche occasione. Ho persino un po – tanta – vergogna a ricordarlo… Se non mi salvava un fotografo però, una sera, un gruppetto di scalmanati sollevandomi improvvisamente, mi infilava in un cassonetto della N.U.(ora A.M.I.U.). Avevano un po bevuto ma… stava proprio per arrivare e mi pare ancora di vedere le luci avvicinarsi e la sagoma minacciosa – il camion, sì, e… mi avrebbero dato per disperso. Chissà, forse sarei stato il primo cabarettista della storia a svanire nel nulla… pardon alla fatidica Volpara. , Da allora, quando mi capita, di tanto in tanto, di rincontrare quel fotografo che si trattenne un po a stento si vede, gli scappa ancora da… ridere ma io non ho parole per ringraziarlo di vero cuore.
Pigiamino, continua
Martedì 13 ottobre 2015