Genova | teatro dell'archivolto 5/2 alle 21.00
Di Giuseppe Cederna e Augusto Golin interpretato dallo stesso Cederna
di Aldo Carpineti
Teatro dell’Archivolto | Sala Gustavo Modena, Piazza G. Modena 3, Genova
venerdì 5 febbraio 2016 ore 21
L’ultima estate dell’Europa
di Giuseppe Cederna e Augusto Golin
con Giuseppe Cederna
Alberto Capelli chitarre e percussioni
Mauro Manzoni flauti, sassofoni e clarinetto basso
musiche Alberto Capelli e Mauro Manzoni
scenografia Rosanna Monti - costumi Alexandra Toesca - luci Giuseppe La Torre
regia Ruggero Cara - produzione Art Up Art
COMUNICATO STAMPA
Venerdì 5 febbraio alle ore 21 Giuseppe Cederna presenta al Teatro dell’Archivolto il suo più recente spettacolo, L’ultima estate dell’Europa.
Affiancato da due musicisti, Alberto Capelli alle chitarre e percussioni e Mauro Manzoni ai fiati, l’attore - il cui ruolo più iconico è forse quello del soldato che si innamora della prostituta nel film Mediterraneo di Gabriele Salvatores - torna a indossare una divisa per parlarci della Grande Guerra. Punto di partenza è la famigerata giornata estiva del 1914 a Sarajevo, in cui l’attentato all’Arciduca Francesco Ferdinando cambiò per sempre le sorti dell’Europa.
Cederna si cala nei panni di un reduce, un sopravvissuto che si aggrappa come un naufrago a una zattera fatta di sacchi e legni anneriti dal fuoco, un tumulo informe che nel corso dello spettacolo diventerà fiume, trincea, montagna, cimitero. Posseduto dall’implacabile progressione della memoria e incalzato dai temi musicali dei luoghi e dei personaggi, Giuseppe Cederna dà voce e corpo a quell’umanità di vittime e di carnefici che trasformarono l’Europa in un immenso mattatoio. Dai Futuristi ai Generali, dai fanti mandati a morire sul Carso e sull’Isonzo ai loro compagni di naufragio - quegli spettri usciti dalle trincee austriache - fino agli scrittori e ai poeti le cui parole, ancora oggi, ci illuminano e ci commuovono: Owen, Stuparich, Gadda, Ungaretti, Trilussa, Rumiz. Dall’esaltazione alla consapevolezza. Dalle Radiose giornate di Maggio alla notte di Caporetto.
La guerra è molto più vicina di quello che pensiamo ‐ commenta Giuseppe Cederna ‐ la guerra dorme dentro di noi. Per questo, raccontarne gli orrori, ma anche il desiderio e la capacità di riscatto, è doloroso e necessario. Con la pietà della memoria e la miracolosa potenza delle storie, l’uomo riesce a ribellarsi all’umiliazione del corpo e dell’anima. Anche nell’orrore, talvolta, riusciamo a trovare la nostra umanità e dignità più profonde.
Biglietti da 7,50 a 22 euro. Info e biglietteria 010.412135 / 010.6592220, www.archivolto.it Matinée riservata alle scuole venerdì 5 febbraio ore 10.30.
Mercoledì 3 febbraio 2016