Genova | archivolto 9-24/2
Sala Mercato, regia di Giorgio Gallione, testi dello stesso don Gallo
di Aldo Carpineti
Prima nazionale da martedì 9 a martedì 24 febbraio 2016 ore 21
(15, 16 e 22 febbraio riposo – domenica ore 17.30)
Teatro dell’Archivolto | sala Mercato, Piazza G. Modena 3, Genova
Papa Gallo
drammaturgia e regia Giorgio Gallione
con Simonetta Guarino, Barbara Moselli, Rosanna Naddeo
scene e costumi Guido Fiorato - musiche Paolo Silvestri - luci Aldo Mantovani
collaborazione alla drammaturgia Giulio Costa - produzione Teatro dell’Archivolto
COMUNICATO STAMPA
A poco meno di tre anni dalla sua scomparsa, il Teatro dell’Archivolto, in collaborazione con la Comunità di San Benedetto, ha deciso di ricordare don Andrea Gallo con una nuova produzione, Papa Gallo, che sarà presentata in prima nazionale a Genova il 9 febbraio, con repliche sino al 24 febbraio 2016 nella sede del Teatro dell’Archivolto, luogo in cui il don ha fatto la sua ultima apparizione pubblica il 23 aprile 2013.
Il regista Giorgio Gallione ha costruito lo spettacolo su testi scritti dallo stesso don Gallo e apparsi nei numerosi libri e articoli pubblicati, ripercorrendo in ordine sparso le varie fasi della sua vita e affrontando i temi a lui cari: Papa Gallo è un’occasione preziosa per parlare di democrazia, solidarietà e argomenti scottanti come i diritti degli omosessuali, il sacerdozio femminile, la prostituzione, l’ipocrisia e l’arretratezza di certa chiesa cattolica.
Evocata in prima persona da tre attrici monologanti – Simonetta Guarino, Barbara Moselli e Rosanna Naddeo – la voce del Gallo viene fuori più forte che mai. Le sue parole citano Cristo e Gramsci, Pasolini e don Milani, il subcomandante Marcos e la Costituzione italiana. Fanno da accompagnamento le musiche di Paolo Silvestri e le canzoni di Fabrizio De Andrè, cantautore molto legato a don Gallo, che amava spesso citarlo come il quinto evangelista.
L’eredità più importante che don Gallo ha lasciato a Genova è la Comunità di San Benedetto al Porto, un’isola di solidarietà e di speranza che da 40 anni accoglie persone in difficoltà: tossicodipendenti, prostitute, ladri, uomini e donne in transito da un sesso all’altro; naufraghi nella tempesta che travolge la nostra società, le cui storie sono intessute nello spettacolo. Costantemente impegnato per la pace e per il sostegno dei più deboli, don Gallo si fa portavoce delle battaglie per la legalizzazione delle droghe leggere e per i diritti dei gay; nel 2001 denuncia le violenze della scuola Diaz e di Bolzaneto durante il G8 genovese, diventando un’icona no global; da quel momento in poi pubblica diversi libri, partecipa a spettacoli e concerti e soprattutto gira incessantemente l’Italia per parlare con la gente.
Fedele all’essenza di un personaggio così sfaccettato, Papa Gallo vuole essere allo stesso modo invettiva e smisurata preghiera; mettendo in luce il messaggio di speranza che il don ci ha lasciato e incrociando la sua testimonianza con il mondo dignitoso e disperato messo in musica da Fabrizio De Andrè, lo spettacolo del Teatro dell’Archivolto mette in scena anche la storia di Genova vista dalla strada, dalla parte degli ultimi, ovvero l’umanità che don Gallo ha sempre preferito, quella che spera contro ogni speranza.
Mercoledì 3 febbraio 2016