Genova | il tao e L'ultimo festival della scienza
Il Tao studiava da tre secoli prima di Cristo attraverso proprie tecniche
di Luigi Carpineti
Sulla longevità.
Il problema della longevità e dell’immortalità non è tanto un problema esclusivamente scientifico o tipico del uomo-macchina ma è ben presente in una concezione che si propone sempre attuale: quella del Tao Te Ching scritto nel 300 avanti Cristo in Cina. Il raggiungimento della longevità è un ideale cinese al quale i Taoisti si sono particolarmente dedicati. A questo scopo si sviluppò una tecnica speciale. Vi fu una disciplina della respirazione che permetteva di far circolare il ch’i, il soffio nel corpo intero con una maggiore intensità possibile: si imparava a respirare dai talloni come si soleva dire, vi fu anche un’igiene sessuale dell’unione dello Yinn e dello Yang, mirava a conservare la forza vitale facendo circolare lo sperma nel corpo. Vi fu ancora la ricerca di erbe medicamentose atte a conservare la vitalità, e l’alchimia per preparare la pillola dell’immortalità. I Santi Taoisti, divenuti maestri in queste pratiche acquistavano il dono della levitazione: si libravano liberi al sorgere del vento, i loro corpi, per così dire dematerializzati, non avevano più bisogno di nutrimento e diventavano imperituri.
Il Tao è presente come esperienza presso l’Ospedale Evangelico di Genova
Bibliografia: Tao The Ching Il libro della Via e della Virtù a cura di G.G.T.Dudvendak Adelfi Ph Edizioni
Lunedì 29 febbraio 2016