Recco | sabato 30 alle 21.00 oratorio s. martino
Una rivisitazione di Puccini attraverso la storia delle sue opere
di Aldo Carpineti
COMUNICATO
L’universo di Puccini sabato sera a Recco, con Alberto Cantù e Chiara Bisso
Secondo appuntamento del Festival Classica in Paradiso sabato 30 aprile, alle 21, all’Oratorio S. Martino. Protagonista ne sarà Giacomo Puccini, attraverso le parole di Alberto Cantù e la voce di Chiara Bisso (accompagnata al pianoforte da Dario Bonuccelli). Cantù infatti presenterà il suo libro L'universo di Puccini da «Le Villi» a «Turandot» (Ed. Zecchini), un vero e proprio romanzo della drammaturgia di Puccini, anzi una biografia d’artista attraverso le opere. Questo libro copre un’avventura creativa lunga quarant’anni: parte dalle profetiche Villi e dall’importante esperienza di crescita che fu il tormentatissimo Edgar (dal 2007 ne abbiamo la versione prima che si credeva perduta), passa attraverso la trilogia popolare La bohème-Tosca-Madama Butterfly verso il Puccini più squisitamente novecentesco de La fanciulla del West, del cosiddetto Trittico (Il tabarro, Suor Angelica, Gianni Schicchi) e della Commedia lirica La rondine, per chiudere con l’ultimo, estremo ed enigmatico capolavoro, l’incompiuta Turandot con i diversi Finali di altro autore, incluso quello composto all’inizio del XXI secolo da Luciano Berio in un dialettico rapporto creativo fra ieri e oggi. Di ogni opera vengono discusse le fonti del libretto e la storia compositiva, tracciando un profilo dell’evoluzione del pensiero musicale del compositore inquadrandone la figura e l’opera nel contesto culturale europeo, rispetto al quale lo stesso Puccini fu sempre aggiornatissimo ed interessatissimo e del quale è stato uno dei massimi rappresentanti: un viaggio che accompagna il lettore per mano nel mondo pucciniano secondo criteri di alta divulgazione che respingono gli ermetismi, senza rinunciare all’indagine di colui che oggi si può tranquillamente indicare come uno fra i maggiori uomini di teatro d’ogni tempo, campione di modernità nel cogliere le ansie e gli smarrimenti dell’uomo del XX secolo, nell’accogliere e interpretare i suoi bisogni emotivi.
Alberto Cantù, una delle persone più competenti e intellettualmente oneste che scrivano oggi di musica sulla stampa nazionale, critico militante da trentacinque anni con migliaia di articoli e saggi, docente di Storia della musica in Conservatorio per decenni, è autore di edizioni critiche per Henle Verlag e di sedici libri (su Locatelli, Paganini, Puccini e Respighi; Menuhin, Heifetz e David Oistrach tra gli altri), scrive per le principali riviste di settore, tra cui Musica e Amadeus, e collabora con università, teatri italiani e stranieri, e RAI. Critico musicale de Il Giornale dal 1976 al 2006. Studioso innamorato di violino e interpretazione violinistica, orgoglioso della sua genovesità e al tempo stesso fiero della Milano adottiva, fa parte del comitato scientifico dell'Istituto di studi paganiniani di Genova, dell'Istituto di studi pucciniani di Milano e del Centro studi Felice Romani di Moneglia.
La serata sarà arricchita da pagine pucciniane affidate alla voce di Chiara Bisso.
L’ingresso è ad offerta libera.
Si ricorda che al termine del ogni concerto è possibile partecipare alla consueta cena con gli artisti presso uno dei ristoranti che collaborano al festival. Sabato 30 aprile si cenerà da ö Vittorio.
INFO: Gruppo Promozione Musicale Golfo Pardiso 0185771159 - 0185770703 - 338 6026821 -
Martedì 26 aprile 2016