Genova | il cantico delle creature a colori

Prosegue fino al 29 di maggio la mostra

di Giorgio Spano a San Giovanni di Pré

Tecnica pittorica ed accostamenti cromatici assolutamente originali

di Aldo Carpineti

Uno dei quadri
Uno dei quadri

PRESENTAZIONE

Finalmente, dopo circa tre anni di ricerca e di lavoro, questa mostra vede la luce.

Ricordo ancora il panico che mi prese quando la carissima amica Maura, dopo aver visto alcuni miei quadri ad olio, mi propose di dipingere una serie di opere sul Cantico delle Creature.

L’argomento si presentava molto complesso e, per alcuni aspetti, di difficile attuazione.

Per prima cosa dovetti studiare una tecnica pittorica che mi desse la possibilità di trattare in maniera diversificata i vari soggetti presi in esame.

Mi occorsero giorni e giorni di riflessione, poi giunsi alla decisione di realizzare queste opere su cartoncino ruvido servendomi, per la loro duttilità, dei colori acrilici.

L’impiego dell’acrilico, infatti, mi ha dato la possibilità di ricorrere a una tecnica simile a quella dell’acquarello, aggiungendo acqua dove era necessaria la trasparenza, e di poter applicare direttamente il colore, che appare quindi più corposo, nei casi in cui era necessaria una maggiore intensità materica.

Ovviamente, data la complessità dell’argomento, dovetti documentarmi meditando il Cantico con mia moglie Silvana e cercando di cogliere le sfumature nelle parole di San Francesco.

Poi, con l’aiuto dei miei soliti preziosissimi collaboratori, Ettore e Rita, siamo andati alla ricerca del materiale figurativo necessario, che mi ha permesso di sviluppare e realizzare un lavoro così articolato.

Mi piace sottolineare l’importanza della collaborazione che si è instaurata da tanti ani con questi amici fraterni. Il lavorare insieme, oltre a produrre risultati per me altrimenti irraggiungibili sul piano artistico, contribuisce a cementare più e a rendere unica la nostra meravigliosa amicizia.

Ma perché ho accettato l’idea di Maura e ho perseverato per tre anni nell’intento di arrivare a realizzare questa mostra?

Perché chi conosce bene la mia pittura ritrova in questi ultimi lavori il mio impegno, il mio amore, la mia attenzione che ho sempre rivolto alle cose semplici, ma allo stesso tempo molto complesse, della natura.

San Francesco, nella sua semplicità e grandiosità, ci ha invitato a soffermarci ad ammirare le bellezze del creato e, incantati, a lodare il Signore.

Giorgio Spano

Venerdì 20 maggio 2016