Genova | Il mondo è dominato dai telefonini

Immersi nei giga o connessi con la realtà

Da mattina a sera non è difficile incontrare per la strada persone intente a guardare lo schermo del proprio smartphone anziché il vicino

di Armando Ricci

Il mondo digitale
Il mondo digitale

Da mattina a sera non è difficile incontrare per la strada persone intente a guardare lo schermo del proprio smartphone anziché il vicino che con passo svelto procede perché ha i minuti contati e non vuole perdere il treno, o il panorama che si staglia davanti mostrandosi con tutto il suo splendore: sta albeggiando. Abito in riviera e quando esco di casa ammiro lo scenario naturale che d’incanto mi saluta e mi augura buongiorno. Peccato, però, che la maggior parte della gente sia intenta a guardare altrove, non perché assorta nei propri pensieri e quindi distratta per non accorgersi del mondo che la circonda, ma di contro catalizzata da uno schermo freddo e poco empatico, con la sola soddisfazione di concentrare la propria attenzione verso chissà quali emozioni. Da informatico e amante della tecnologia dovrei essere felice e mostrare apprezzamento verso questo stato di cose, invece dissento. Che bello, invece, poter guardare in faccia il prossimo, ammirare una bella ragazza che di corsa fa jogging e mentre procede in direzione opposta al tuo passo ti sorride, osservare l’onda del mare che si infrange sugli scogli vaporizzando una nuvola di salmastro. Che bello guardare l’orizzonte e sognare al di là di quella linea sottile altri meravigliosi panorami di spiagge lontane incontaminate o montagne innevate con laghetti che profumano di natura. La gente, quella intenta a scambiarsi messaggi su Whatsapp e guardare un video su YouTube crede forse di essere felice in questo mondo digitale e perché no fascinoso. Personalmente, sebbene come ho precisato, della mia passione ne faccio vanto, sono all’antica e credo si debba prendere coscienza del fatto che i rapporti umani, quelli veri e non virtuali, vadano ben oltre i famosi giga che abbiamo disponibili nel proprio telefonino per condividerli con la community. I veri giga sono gli affetti, una carezza, un dialogo aperto e diretto con i nostri cari, assaporare con gioia un gelato in compagnia della tua compagna di vita, guardarsi negli occhi e non via skype, giocare insieme e dal vivo. La tecnologia deve aiutare, essere un valido ausilio, ma ricordiamocelo bene non deve sostituire la cosa più importante, il piacere di vivere la quotidianità nella sua semplicità e bellezza nell’essere umani. Non dobbiamo somigliare a dei robot che ambulano, ma dobbiamo e vogliamo vivere nella maniera più bella che ci è possibile nel mondo che ci circonda, non con gli occhi e le dita incollate al telefonino, ma con ancora la voglia di arridere al nostro compagno di viaggio che è la vita.

Mercoledì 12 aprile 2017