Genova | RIVIERE| BASSO PIEMONTE
Il noto critico ha incontrato una personalità versatile, quale l’artista albisolese. I nuovi scenari del maestro, non più al timone de "La Casa delle Arti", che intanto si prepara al rinnovamento. A Denice si ridisegnano i territori dell’arte
di Redazione
Sabato 14 luglio, a margine della presentazione del suo libro Ho finalmente capito l’Italia. Piccolo trattato ad uso degli stranieri (e degli italiani), (Rizzoli), tenutasi in Piazza della Concordia ad Albissola Marina, il critico d'arte, giornalista, conduttore tv e docente francese Philippe Daverio ha incontrato l’artista Ettore Gambaretto, figlio del noto ceramista Giuseppe e attivissimo organizzatore di eventi a carattere artistico e culturale, a livello non soltanto locale. Gambaretto, non atterrito da un redde rationem interno all'associazione albisolese senza scopo di lucro La Casa delle Arti, della quale è stato tra i fondatori, divenendone cuore pulsante, cedutone il timone, ora veleggia verso nuovi lidi. La sua nuova creatura è L’Atelier d’Arte Gambaretto, con la quale sta dando seguito a sue precedenti iniziative. Ma le nuove relazioni intessute potrebbero suscitare sorprese. E l’imprevedibile, vulcanico, Gambaretto non è nuovo a questo tipo di cose. Intanto dopo le sue dimissioni, La Casa delle Arti sta vivendo un periodo di transizione fino alla naturale scadenza del mandato delle cariche sociali. A seguito del rimpasto, Benito Piemontino, presidente, impegnato nel sociale da decine di anni, traghetta l'associazione alle elezioni, non oltre però. Diverse sono le ipotesi di successione al vertice associativo, serve una figura di spessore che raccolga un’eredità importante. Con Diego Gambaretto, confermato segretario e nominato tesoriere, la scrittrice Maria Scarfí Cirone, ancora vicepresidente, e il consiglio direttivo invariato: l'artista Aurelia Trapani, il medico Cinzia Peri, il professore Francesco Vichi e Gaetano Colletti, il sodalizio affronta un tortuoso percorso di rinnovamento, arroccandosi in un territorio già esplorato dal precedente eclettico presidente, trascinandovi decine di artisti in mostre ricorrenti. Si tratta di Denice, attraente comune dell’Acquese, sede del rinomato museo all’aperto della ceramica, a cui anche Ettore Gambaretto ha donato una propria opera. Qui, in giugno, grazie agli auspici del sindaco Nicola Papa, sebbene in pratica acefala, La Casa delle Arti ha dato comunque segno di nuovi impulsi, con una mostra e un concorso poetico, (locandina), condividendo con altre iniziative concepite per questa stagione lo spazio dell'Oratorio di San Sebastiano. Nel suggestivo scenario di questi locali sconsacrati, avrà infatti inizio il 21 luglio Polimorfismi, (locandina), con opere di Renza Laura Sciutto. Artista nata ad Acqui Terme, che vive ed opera nel comune di Mombaldone in provincia di Asti. Si dedica alla lavorazione dell'argilla privilegiando l'antica tecnica di cottura RAKU di origine giapponese. Alle sue opere generalmente associa elementi di recupero in ferro o rame che introduce durante la foggiatura oppure in un secondo tempo. Ha esposto principalmente nell'area ligure e piemontese, ottenendo riconoscimenti di pubblico e critica. Ulteriormente, dal 15 settembre al 14 ottobre, è atteso da parte del Centro XXV Aprile, che raccoglie l'eredità di componenti autonome e cattoliche della Resistenza, l’evento artistico Denice: tra Storia e Tradizione, (locandina), di cui sarà curatrice la scultrice Gabriella Oliva. I Componenti della commissione giudicatrice della Mostra sono: Gabriella Oliva, quale curatrice; Elisa Gallo, Presidente del Centro XXV Aprile Alto Monferrato e Langhe; Beppe Ricci pittore, Vice presidente del Centro XXV Aprile Alto Monferrato e Langhe. Il Bando di partecipazione può essere letto sulla pagina: http://www.exibart.com/forum/leggimsg.asp?iddescrizione=223451
Domenica 15 luglio 2018