la manifestazione vera festa
I motivi del divenire e delle trasformazioni suscitano attese e aspettative
di Aldo Carpineti
Certo è che nella realtà tutto è divenire, tutto è movimento, cambiamento. A maggior ragione al giorno d’oggi perché, nel nostro mondo, sono intervenuti fattori determinanti nell’accelerare il fenomeno, come:
- Il grande diffondersi della tecnologia
- L’abbattimento delle distanze tra i paesi
- La globalizzazione dell’economia
- I grandi flussi migratori
Difficile dire se tutto ciò sia un bene o un male, probabilmente un po dell’uno un po dell’altro, non ne daremo comunque un giudizio di valore, ci limitiamo a prenderne atto.
Ma anche nel passato il cambiamento è sempre stato nelle cose: si manifestava con maggiore lentezza però le cose già si trasformavano.
Quali sono gli atteggiamenti consoni di fronte a queste fenomenologie? In altre parole, cambiando tutto il contesto attorno, che cosa dobbiamo fare noi?
1) Saperci adattare al cambiamento
2) Prevenirlo, dopo averlo immaginato
3) Produrlo e indirizzarlo
L’economia e la vita sociale si basano su questi principi: per fare un esempio, la pubblicità tende a dirigere il cambiamento delle abitudini di acquisto verso direzioni volute.
E sapere che tutto cambia (come abbiamo visto che avviene) innesca aspettative, cioè ognuno di noi prevede vantaggi per sé dal cambiamento.
Qui si inserisce il discorso Tradizione e Storia. Nel senso che la tradizione è conservazione nel presente e nel futuro di tracce più o meno importanti del passato, nella realtà stessa o nel ricordo.
Così l’aspettativa può essere parzialmente conservazione e parzialmente rinnovamento, speranza che qualcosa accadrà in meglio rispetto a quanto è ora, pur nel permanere dei punti di partenza; è, di regola, un atteggiamento mentale accompagnato da emozione e pathos tanto più quanto i risultati siano incerti e attesi.
Proprio questo esprimono, probabilmente, perché tale era il tema, le opere d’arte che vengono presentate oggi.
In ottica personale, poi, io ho cercato di dare una interpretazione, con brevi parole ed espressioni, a ciascun lavoro degli artisti attraverso quella che abbiamo chiamato una minirecensione; può essere una visione centrale del significato oppure una visione parziale e relativa, sempre è una visione personale. Spero di aver colto nel segno in modo che il mio lavoro possa risultare gradito ed anche utile a chi l’opera stessa ha realizzato.
Vi leggo il cappello che ho dato all’elenco delle recensioni:
- Si prende spunto e significato dalla evocazione di Storia e Tradizione per aprirsi a qualsiasi aspetto del sentire umano e ad ogni sensibilità che rappresenti il divenire, il manifestarsi dell’aspettativa nella trasformazione. La realtà di Denice come microcosmo che racchiude in minimi spazi afflati e tensioni universali. Il senso della cultura che non ha dimensioni.
Lunedì 17 settembre 2018