Genova | rossoblucerchiati
Il procedere regolare della Samp e l'andare a tastoni del Genoa
di Aldo Carpineti
Perché queste differenze di rendimento tra Genoa e Sampdoria? Probabilmente perché la Samp sceglie una linea all’inizio dell’anno e quella segue, con coerenza e continuità, il Genoa invece procede a tastoni. Cambia tre o quattro volte l’allenatore durante una stagione, vende i pezzi migliori a metà campionato, non ha insomma una logica ed una struttura nel proprio cammino.
Al di là della cessione di Piatek, che è stata una occasione grossa che Preziosi non si è lasciato sfuggire. Il presidente ha trovato chi gli dava trenta milioni sull’unghia, in soldoni, non in cambi di giocatori, e ne ha approfittato; prova un po a criticarlo… Un’opportunità così ghiotta va presa al volo, e Preziosi lo ha fatto. Però non c’è dubbio che se guardiamo il percorso del Genoa in questi ultimi anni e quello della Sampdoria, dobbiamo riconoscere a quest’ultimo una regolarità esemplare, al primo un andare per tentativi.
Non c’è dubbio che gran parte del merito del buon andamento della Samp vada a Giampaolo, che alla fine di ogni anno vede partire i pezzi più pregiati, ma dopo l’estate riesce comunque ad allestire una squadra che poi veleggia più che dignitosamente a ridosso delle grandi. E merito anche a Ferrero che, al di là di tutte le sue stravaganze, lascia libertà all’allenatore di muoversi come meglio crede. Il Genoa, invece non ha né un presidente né un allenatore all’altezza di quelli blucerchiati.
Lunedì 28 gennaio 2019