Genova | al teatro duse
Lo spettacolo narra la vicenda di Pasquale Rotondi, studioso e critico d’arte a cui il governo fascista diede il delicato compito di custodire le opere d’arte di maggior pregio in un luogo segreto e sicuro durante il conflitto mondiale
di Francesca Camponero
Questa sera, venerdì 15 febbraio alle 20,30 al teatro Duse va in scena l’incredibile ma verissima storia di Pasquale Rotondi, La Lista, spetttacolo che arriva sui palcoscenici italiani grazie a Laura Curino, autrice e attrice torinese che da fin dagli anni 70 con il gruppo Teatro Settimo e poi con grandi successi come “Olivetti” è diventata una delle interpreti più sensibili e più riconosciute del teatro di narrazione.
Lo spettacolo che vede alla regia Gabriele Vacis e si avvale della consulenza storica di Beatrice Marzorati e di Federico Negro.
Una vicenda che vede protagonista Pasquale Rotondi, studioso e critico d’arte (sovrintendente alle Gallerie d’arte marchigiane) a cui il governo fascista diede il delicato compito di custodire le opere d’arte di maggior pregio in un luogo segreto e sicuro durante il conflitto mondiale. Dopo l’armistizio del ’43 però la situazione precipitò e le divisioni tedesche cercarono di razziare tutte le opere d’arte per trasferirle in Germania. Fu proprio Rotondi, con coraggio e sprezzo del pericolo, a salvare un tesoro unico nascondendolo e sorvegliandolo nella monumentale Rocca Ubaldinesca di Sassocorvaro. Un immenso valore artistico ed economico formato da oltre 10.000 opere fra cui tele di Caravaggio, Raffaello, Piero della Francesca, Bramante, Giorgione, Tiziano, Canaletto, Veronese, Mantegna, preziosi manoscritti e documenti d’archivio, porcellane, ceramiche, sculture.
La storia di questo autentico “Monument Man” è stata scoperta verso la metà degli anni ’80 ed oggi rivive in scena grazie alla drammaturgia e alla vibrante interpretazione di Laura Curino che sullo spettacolo dice: «L’esempio di Pasquale Rotondi è ancora attuale per il suo senso di responsabilità e di protezione. È necessario, in un Paese come il nostro, diffondere un senso di responsabilità individuale. Perché non possiamo delegare tutto alle istituzioni, a ogni angolo abbiamo esempi di arte e bellezza, è importante dunque una responsabilità diffusa da parte di tutti, per salvare l’arte».
Lo spettacolo è in scena al Teatro Duse fino a domenica 17 febbraio (alle ore 16).
Venerdì 15 febbraio 2019