lASCIARE UN PEZZETTINO DI CUORE IN UNo scrigno di latta
Un uscio aperto in un luogo che profuma di tempo, passato e presente, in armonia con le immagini che scorrono sotto i nostri occhi, in un paesaggio fantasioso che vuole essere una visione insolita, originale della nostra storia
di Antonella Vella
Nasce per caso, in modo quasi magico, in un intreccio di coincidenze, questa casa che accoglie antiche scatole di latta di caramelle, biscotti, cioccolata che vanno dalla fine dell’800 fino ai giorni nostri.
Un amore per ciò che vuole essere misterioso, per una tradizione antica e per un fascino che appartiene al passato, al nostro passato attraverso ricerche che vogliono essere curiose ma storiche, fino a che lo sguardo non si posa su un disegno, una grafica accattivante.
Così comincia una piccola famiglia, giocando a posizionarle una accanto all’altra, inserendone altre e creandone una molto numerosa fino a contarne esposte più di mille.
Un luogo che accoglie scrigni magici che nel tempo sono diventati custodi di piccoli biglietti scritti dapprima dai bambini e poi, da ognuno dei visitatori con espressi i singoli desideri, quelli più nascosti lasciati chiusi nella scatola scelta, appositamente ed assolutamente personale.
Dapprima vuole essere una collezione privata ma Gerano, antico borgo situato a circa quaranta chilometri da Roma, nel parco dell’Aniene, trasforma la mostra in permanente dando modo di viaggiare nel tempo semplicemente curiosando, ammirando e partecipando a questi mondi immaginari che hanno il profumo della memoria.
Marina Durand De La Penne inizia con un dono, un bidone della Saiwa, marchio fondato a Genova nel 1900 ed ignaro artefice di una così pregevole esposizione.
Un mondo di fiabe per grandi e piccini che ha avuto origine nella terra di Liguria con le prime acciaierie che hanno raggiunto il massimo sviluppo durante la prima guerra mondiale e con una ricerca tra mercatini, negozi d’antiquariato, amici e conoscenti piacevolmente coinvolti nella crescita di una rara collezione.
Così senza altri indugi, Marina espone ed allieta visitatori di ogni dove ammaliati da tanta meraviglia e mette a disposizione quattro splendidi cataloghi di altrettante mostre dentro la mostra, assolutamente itineranti, con la valigia sempre pronta e con la possibilità di essere allestiti in un tempo irrisorio.
Un mosaico bizzarro, stravagante secondo la creatrice della Casa delle Antiche Scatole di Latta, che accoglie anche una confezione firmata dal poeta Gabriele d’Annunzio nel 1929, estimatore del prodotto così elogiato ed altre testimonianza dei cambiamenti storici accaduti nel nostro Paese.
Il mattino in cui ho oltrepassato la soglia di questo luogo che ricorda un negozio di inizio secolo, orgoglioso, sistemato in modo tematico, ho inconsciamente dato vita ad un mio sogno di colori e storie.
Una potenza d’immaginazione che va oltre il visibile, stupisce per il desiderio di conoscere tesori affascinanti, graficamente coinvolgenti con una pubblicità che placa i sensi di colpa dovuti ai temuti peccati di gola.
Perdersi in questa danza di ricordi che affiorano attraverso le suggestioni evocate dalle preziose scatole di latta è un invito per rivivere scenari chiusi in un mondo di dolcezza perché i segreti delle stesse siano un: c’era una volta senza fine.
Martedì 21 maggio 2019