la conflittualità diminuisce
Come si muove l'illuminata letteratura aziendale e il modello d'impresa
di Aldo Carpineti
Perché si dice oggi che benessere in azienda e profitti possono andare di pari passo? Probabilmente perché il vecchio sistema usato un tempo dalle gerarchie aziendali di stare con il fiato sul collo al lavoratore per farlo produrre non funziona più.
Le moderne filosofie aziendali supportate da una letteratura specializzata estremamente fiorente in tal senso sostengono che la miglior qualità e le maggiori quantità di prodotto si raggiungono quando il lavoratore possa vivere in un ambiente sano e umanamente gradevole. Un ambiente dove ci sia armonia e comunicazione. Sia nei rapporti con i superiori gerarchici sia in quelli con i colleghi di lavoro.
Le aziende sono fra le aggregazioni umane più significative. L’istinto associazionistico dell’uomo fa sì che ciascun individuo non viva da solo ma cerchi soddisfazioni e vantaggi dalla vita di gruppo. Il gruppo-azienda ha rilevanza straordinariamente significativa nel mondo di oggi tale da influenzare le stesse caratteristiche del tessuto sociale. Perché? In primo luogo l’azienda è una aggregazione estremamente complessa e variegata dal momento che particolarmente numerose sono le tipologie di rapporti che si sviluppano ed i contatti interni ed esterni; in secondo luogo perché attraverso l’azienda i soggetti trovano la possibilità di avere il sostentamento economico per sé e per le proprie famiglie: e non è motivazione da poco.
Da tutto ciò discende che vivere bene in azienda può voler dire vivere meglio nella società intera. La tradizionale concezione secondo cui il rapporto tra il datore di lavoro e il lavoratore sia un rapporto prevalentemente conflittuale trova una sua temperazione di assoluto valore ed incidenza.
In quest’ottica si è sviluppata oggi molto più di ieri la pratica del cosiddetto smartworking: il lavoratore rinuncia a gran parte delle tutele e garanzie offerte dal lavoro dipendente e guadagna in libertà e creatività. Lo strumento sempre più diffuso della Partita Iva muove gli indirizzi generali in tal senso: il lavoratore è sempre meno un subalterno e sempre più un imprenditore esso stesso. La partita Iva offre la possibilità di concordare le modalità di lavoro più libere ed un numero crescente di soggetti sceglie queste nuove formule di collaborazione rispetto a quelle più tradizionali.
In questo modo accade spesso che i confini un tempo tracciati molto nettamente tra lavoro e vita privata diventino sempre meno marcati, addirittura scompaiano, laddove si prenda coscienza che ogni situazione di vita può essere occasione per imparare qualcosa di nuovo sia a vantaggio della propria ricchezza umana sia in funzione della propria professionalità.
Venerdì 14 giugno 2019