Il 17 marzo 1861 nasce lo Stato italiano, fondato grazie all'esercito dei Savoia e dalle forze liberali
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Igor Belansky - Cavour |
Il 17 marzo 1861 nasce lo Stato italiano, fondato grazie all'esercito dei Savoia e dalle forze liberali. Quest'ultime di idee laiche. Per la verità Cavour cerca un accordo con la chiesa cattolica, ma il tentativo fallisce per l'intransigenza della curia. I cattolici si astengono, per volere del Papa, dalla vita politica.
Nel 1870, il 20 settembre, il Regio esercito conquista la città di Roma e lo Stato pontificio, da sempre contrario alla unificazione nazionale italiana. Il Papa e la curia si rifugiano in Vaticano, considerandosi, come si direbbe oggi, prigionieri politici.
Nel 1876 la Destra storica passa all'opposizione in Parlamento. Al governo va la Sinistra storica, se possibile ancora più anticlericale della Destra storica.
La schiacciante maggioranza degli italiani, però, resta fedele al Papa. Le riforme dello Stato non vanno a buon fine. Le posizioni tra Stato italiano e Vaticano sono inconciliabili.
Ai primi del '900 il mancato accordo tra i liberali di Giolitti e i socialisti moderati di Turati, che forse avrebbe potuto salvare lo Stato risorgimentale, fallisce per l'intransigenza dei socialisti estremisti. Dopo la Prima Guerra Mondiale, lo Stato liberale crolla, portandosi dietro anche il declino della monarchia, legata a doppio filo al Risorgimento.