gulliver e i lillipuziani
Kafka era un bimbo di fronte alla incongruenza di certe situazioni reali
di Aldo Carpineti
Che cosa faresti quando ti accorgi che i famosi poteri di cui si parlava nei giorni scorsi ti segano tutti i rapporti di lavoro che tu tanto faticosamente ti costruisci? Sì, dimmi un po, che cosa faresti? Qualche denuncia contri (ig)noti? Sarebbe il minimo. E sarebbe anche obbiettivamente giusto. Non c’è dubbio che se lo meriterebbero.
La vita è già tanto difficile di suo, ci manca soltanto che si mettano di mezzo questi cagacazzi a romperti ogni volta le uova nel paniere. Denunciarli sarebbe perciò quanto di più logico fare. Perché no, allora? Mah, non lo so neanche io perché. Forse perché avere a che fare con loro è come giocare al gatto con il topo, tanto è evidente la loro inferiorità culturale, intellettuale e di fantasia positiva.
Farli fuori sarebbe togliersi un divertimento, la vita diventerebbe una noia senza di loro, verrebbe meno la legittima soddisfazione di prendere per il culo chi se lo merita.
Ed allora? Andiamo avanti così, ben sapendo che la loro organizzazione può arrivare a scassarti le scatole ovunque, ma consci altresì che il loro infantile stupore quando si sentono fregati (e avviene ogni volta) è soddisfazione maggiore che immaginarli in manette e dietro le sbarre. E poi, poveracci, in fondo sono dei buoni, e non potremmo esimerci dal dolerci per la loro sorte.
Sabato 31 agosto 2019