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Oggi, giovedì 5 settembre, presso il teatro Mercadante di Napoli, il regista genovese ha ricevuto un riconoscimento speciale all’edizione 2019 de “Le Maschere del Teatro Italiano”, il premio alla Memoria intitolato a Graziella Lonardi Buontempo
di Francesca Camponero
Sono pochi i genovesi che amano il teatro a non conoscere il nome di Marco Sciaccaluga, attore, drammaturgo e regista che dopo l’esperienza con la cooperativa “Teatro Aperto”, viene scritturato giovanissimo dal Teatro Stabile di Genova di cui, dalla stagione 1975/1976 diventa regista stabile e poi, dall’anno 2000, condirettore. Sciaccaluga è un' istituzione per il teatro di Genova, attualemente denominato Teatro Nazionale di Genova, di cui è stato per anni condirettore e consulente artistico.
Ebbene oggi, giovedì 5 settembre, presso il teatro Mercadante di Napoli, il regista genovese ha ricevuto un riconoscimento speciale all’edizione 2019 de “Le Maschere del Teatro Italiano”, il premio alla Memoria intitolato a Graziella Lonardi Buontempo che viene consegnato ogni anno a una personalità o un ente che si sia distinto come ambasciatore, organizzatore o innovatore, in teatro o in altri ambiti culturali.
Luca De Fusco, Direttore del Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale motiva così l’assegnazione: «Attribuiamo in questo modo tale riconoscimento a tutta la storia del Teatro di Genova. Un teatro fatto di scrupolosa cura di ogni minima prestazione attoriale, di sopraffina eleganza visiva, di attenzione alle drammaturgie più varie, di un’apertura alla grande regia internazionale che non ha avuto eguali nel panorama italiano e che ci ha fatto vedere meravigliosi spettacoli di Benno Besson, Matthias Langhoff, Otomar Krejca, Alfredo Arias e Peter Stein. Marco Sciaccaluga è stato presente in tutte queste gloriose stagioni con la sua condirezione artistica e con le sue brillanti regie».
Facciamo i complimenti a Marco Sciaccaluga, “un romantico” come lui stesso si è autodefinito una volta in un'intervista, che in tutti i suoi lavori ci ha sempre aiutati a recuperare, proprio nel sentimento, una sincerità ed una autenticità di cui si ha bisogno. "Un mozzo e diventato capitano"(altra sua autodefinizione) che ha navigato in tanti mari, ma che è stato sempre fedele allo Stabile ed alla sua città.
Giovedì 5 settembre 2019