Genova | un campione nella nostra città
Ammiratore di Duilio Loi superò il maestro con una classe limpidissima
di Aldo Carpineti
Nato a Villa Latina il 1/1/1942 si trasferì da ragazzino a Genova e nella nostra città prese la strada del ring e vive tuttora. Imparò molto da Duilio Loi di cui era grande ammiratore.
Favorito per la sua categoria alle Olimpiadi di Tokyo del 1964 venne fatto fuori quasi subito da una testata assassina che gli spaccò un sopracciglio. E le sopracciglia fragili rimasero anche da professionista il suo unico problema tanto che le due sole sconfitte in carriera le subì proprio per ferita alla arcata sopraccigliare. Finché si sottopose ad una operazione di plastica rinforzante in quei punti e da allora ebbe qualche difesa in più oltre ad aver imparato a difendere la parte debole con una guardia specifica.
Non molto alto, disponeva di un fisico massicio che lo faceva un pugile certamente più forte di Benvenuti che del pugile non aveva la struttura. Benvenuti, peraltro sapeva farsi pubblicità molto meglio di Arcari.
Fu a lungo campione del mondo dei welters, dopo aver conquistato la corona in un leggendario incontro con il detentore, il filippino Pedro Adigue, che conoscendo il probema di Arcari all'arcata sopraccigliare e conscio della propria inferiorità tecnica, cercava la rissa in modo da uscirne procurandogli una ferita.
Carattere riservato, addirittura schivo, fu meno popolare di altri pugili che non erano alla sua altezza, davvero quello che si suole definire un antidivo. Il gossip che già allora esisteva anche se non si chiamava così, non si occupò mai di lui.
Conclusa la carriera senza perdere il titolo di campione del mondo fu per molto tempo titolare della stazione di servizio sulla autostrada alla altezza di Sestri Levante. E lo si poteva vedere spesso alle prese in prima persona con rifornimenti e cambi d'olio.
Molti esperti di pugilato la hanno considerato il più grande pugile italiano di tutti i tempi.
Venerdì 8 novembre 2019