Genova | un nuovo ciclo reteluna - riprese di m. nicosia
L'autore e l'editore del libro in una intervista di A. Vella e A. Carpineti
di Aldo Carpineti
Negli studi dell’editore Stefano Termanini in via Fiasella a Genova si parla del libro sull’Albergo dei Poveri; è presente l’autore Paolo Tachella, storico economico lavora in Filse dopo un dottorato presso la facoltà genovese di Economia e Commercio discepolo dei professori Paola Massa e Marco Doria; con lui lo stesso editore Stefano Termanini, Antonella Vella della redazione di Reteluna nella veste di conduttrice, Aldo Carpineti di Reteluna conduttore. Le riprese sono di Mario Nicosia. Collaborano Riccardo Tacchi e Armando Ricci.
Argomento di interesse per tutti i genovesi, perché l’Albergo dei Poveri fa parte della loro storia, dal punto di vista sociale, da quello della beneficenza in particolare, dal punto di vista imprenditoriale con riferimenti tanto agli aspetti produttivi veri e propri quanto a quelli gestionali e finanziari.
Una storia che parte da lontano perché l’Albergo dei Poveri viene ad esistenza nel ‘600 per iniziativa di Emanuele Brignole, appartenente a nobile e ricca famiglia genovese. Probabilmente proprio la sua origine privilegiata fa scattare nel Brignole la motivazione a rendere la propria vita utile per gli altri ed in particolare per gli emarginati ed i poveri. E così Brignole dedica a questo scopo tutta la propria esistenza ed i propri sforzi, rifiutando ogni riconoscimento che potesse venire dalla sua opera, persino nella morte, poiché chiede, ed ottiene, una sepoltura umile all’interno della chiesa che è parte della struttura.
Sorprendente è l’organizzazione improntata a vera e propria beneficenza d’impresa come ben ci racconta il libro e come Paolo Tachella ci conferma nel corso della conversazione. Una produzione di oggetti prima dedicati ad uso interno e poi destinati anche alla vendita al pubblico, attraverso una gestione al massimo parsimoniosa, un rendere utile allo scopo tutto quel che si ha, nella prospettiva del migliore risultato manifatturiero ed economico.
La struttura è pietra miliare per Genova sia per la scelta strategica della sua ubicazione urbanistica sia per l’importanza reale delle sue finalità, che mirano ad essere, ed ottengono, negli anni e nei secoli un considerevole aiuto alla parte della cittadinanza che vive in povertà. La struttura toglie dalla strada addirittura migliaia di sfortunati e offre loro una accoglienza, un tetto e la possibilità di consumare pasti regolari. Poveri e malati hanno qui la possibilità non solo di usufruire di un ricovero, ma anche di trovare, relativamente alle capacità e possibilità, un lavoro che renda utile il proprio vivere per sé e per gli altri.
Il libro è tanta parte nella testimonianza di queste vicende, che sono personali e che sono collettive, contiene gran mole di documentazione raccolta con abilità e dedizione da Tachella e elaborata da Termanini in una opera che rappresenta, come ci racconta l’editore stesso, un punto fermo per la propria Casa Editrice. Un traguardo ed un momento di ripartenza al tempo stesso. Perché il mondo di oggi richiede nuovi e sempre vivi obiettivi, il superamento di asticelle poste progressivamente più in alto nell’esercizio del nostro impegno quotidiano.
(Per assistere all'intervista cliccare apposito bottone in home page)
Giovedì 16 gennaio 2020