gran gala in versilia
Si sta svolgendo ancora il primo Corso del 2020 poi i fuochi d'artificio
di Aldo Carpineti
Chi non lo ha mai visto non se lo può immaginare, io stesso che ho un po di abitudine alla penna e alla tastiera ho difficoltà a descriverlo. Forse perché esprime una sensazione unica, tutti insieme senza distinzione di età, di livello culturale, di stato sociale, tutti insieme finalmente contro nessuno. Una manifestazione a senso unico, ma quello giusto.
I carri, importanti certo, sorprendenti, ma ciò che conta è l'atmosfera: si danza, si canta, si incontra gente conosciuta e gente mai vista e si familiarizza.
Da quasi un anno sono spessissimo a Viareggio, per molteplici ragioni, e vivere qui è diverso che da ogni altra parte, sempre; ma questa veste di gran gala che la città assume di anno in anno nel periodo di febbraio e di marzo rappresenta una tradizione nella tradizione, una chicca per i cittadini locali che possono offrire al resto del mondo un esempio di come si possa realizzare qualcosa di grande e al tempo stesso di meravigliosamente spontaneo attraverso il gioco e la fantasia.
Viareggio, grande d'estate e grande d'inverno. Come una vicenda che ha la capacità e il potere di reinventarsi di volta in volta adatta a qualsiasi situazione ed a qualsisi clima. Oggi la pioggia, non forte ma continua, è stata compagna più che intoppo. Sposa bagnata sposa fortunata, si dice, e Viareggio è una sposa che sa cogliere il meglio dalle diverse modalità che le circostanze presentino. Pioggia persino divertente, bagnati e ancora più felici. Pioggia come parte del contesto e grondare dalla fronte fino ai piedi fa parte del divertimento.
Questa, mi pare, è la filosofia del Carnevale, ritrovarla di anno in anno è un ripristino delle batterie, è ritornare ad una condizione semplice ma fortemente vissuta.
(In Fotogallery diverse fotografie della giornata)
Sabato 1 febbraio 2020