ieri e oggi

Come sciavamo il ricordo di un'epoca

lontana... ma poi non troppo, vi pare?

La neve, il sole, lo sport, la compagnia sensazioni meravigliose

di Aldo Carpineti

Come sciavamo nel 1958
Come sciavamo nel 1958
Come sciavamo nel 1973
Come sciavamo nel 1973
Come sciavamo fine anni '80
Come sciavamo fine anni '80

Ebbi la fortuna di cominciare a sciare a sette anni, i nostri genitori ci portavano molto volentieri in montagna, ed a Courmayeur avevamo l'opportunità di essere ospitati alla Primuletta, villetta di proprietà di parenti di parenti, sulla salita del Villair.   

Sci lunghissimi di legno con la punta, attacchi fissi a ganascia, ovovia e skilift nella zona del Col Checrouit, impianti verso Cresta di Youla e la Val Veny. Un ricordo che vale una leggenda, per la compagnia ed il divertimento sulla neve.

Molto più tardi gli sci metallici con attacchi di sicurezza, negli anni universitari e subito dopo con i primi soldi guadagnati sul lavoro. Già maturo, sci corti e sciancrati per curvare più facilmente.

Ogni epoca una propria interpretazione dello sci, ma sempre divertimento impagabile. Nel frattempo Gustavo Thoeni di Trafoi e Pierino Gros di Sauze d'Oulx vincevano medaglie d'oro alle Olimpiadi invernali e facevano sognare tutta l'Italia sportiva. 

La vita è cambiata, e parecchio. A parte il Covid-19, a settanta anni si scelgono altri passatempi... resta il piacere di non aver perso occasioni, di aver conosciuto sensazioni uniche in montagna, tante e tante volte. Alla neve oggi preferisco giornate tiepide... ci si trasforma, quasi senza accorgersene, ma ogni giorno un po. Alle discese ardite sono subentrate giornate al computer a raccontare storie lontane e vicine a chi abbia voglia di leggerle. E perché no? trovare gusto in qualcosa è, infine, quanto basta. 

Martedì 28 aprile 2020