Un atteggiamento mentale che è sempre stato caratteristico ed indispensabile per chi cominci un'attività imprenditoriale. Ma a maggior ragione oggi in tempi di auspicato post-covid19. 

I due formatori cercheranno di portare in aula i migliori suggerimenti per tradurre in atto lo spirito di iniziativa presente in chi voglia intraprendere e quella spinta emotiva indispensabile a far sì che giovani imprenditori partano con il giusto entusiasmo, coraggio ed energia. 

Un fenomeno in larga diffusione oggi quello delle start up che deriva in parte anche dalla carenza di posti di lavoro dipendente. In ogni caso oggi lavorare sta diventando sempre più un fatto professionistico, sia che lo si faccia in proprio sia alle dipendenze di altri. La più alta qualificazione e il requisito della libertà d'azione stanno togliendo spazio alle prerogative di un tempo vissute soprattutto in termini di garanzie. Molto giusto dunque che ciascuno di noi le proprie garanzie le trovi in se stesso piuttosto che averle da altri.

Realizzarsi sul lavoro significa riflettere in esso la possibilità di esprimere la propria umanità, le proprie motivazioni, la propria spinta vitale. Avere un lavoro che piace e, soprattutto, che soddisfa dal punto di vista economico e da quello professionale ed umano significa aver trovato tanta parte di se stesso.

Il tutto nell'ambito degli insegnamenti dell'art. 41 della Costituzione che recita: L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali. 

Non possono mancare le motivazioni a questi orizzonti.

Le 20 ore previste fanno parte di un più articolato corso di insegnamenti tecnici