partenza dalla sicilia il 3 ottobre

Anche quest'anno il Giro d'Italia esclude la

Liguria il percorso è lungo tutto l'Adriatico

Non tocca neppure la Campania il Lazio la Toscana, 3498 chilometri

di Aldo Carpineti

Lupo Wolfie simbolo del Giro
Lupo Wolfie simbolo del Giro

Indubbio il valore promozionale del Giro d'Italia rispetto al turismo nazionale. La gara raccoglie l'attenzione di milioni di persone anche attraverso i quotidiani collegamenti televisivi. Come spesso è già accaduto in passato il percorso del Giro passa lontano dalla Liguria e si conclude in località che per la maggior parte si trovano nelle zone orientali della penisola.

Più che un giro è una linea continua da sud a nord lungo l'Adriatico. Non dubitiamo dell'importanza della promozione delle regioni adriatiche ma non comprendiamo le ragioni per le quali la parte occidentale della penisola sia del tutto trascurata. Persino Roma è completamente ignorata dalla organizzazione del Giro.

Certo chi disegna il percorso è ogni anno messo di fronte alla necessaria esigenza di privilegiare alcune regioni rispetto ad altre, perché altrimenti i chilometraggi totali diventerebbero insostenibili dal punto di vista quantitativo, tuttavia appare ricorrente il fatto che la Liguria non rientri fra le regioni prescelte. Dovrebbero spiegarci le ragioni. 

Come se non bastasse la Parigi-Roubaix, la più importante classica in linea si correrà il 25 di ottobre, lo stesso giorno in cui il Giro d'Italia si conclude a Milano. Questa concomitanza toglierà corridori stranieri di livello al Giro e corridori italiani di livello alla corsa franco-belga. Il Covid19 ha stravolto tutti i programmi ma molti sono dell'idea che avrebbero potuto essere ricostruiti con un po più di criterio. 

Martedì 29 settembre 2020