Genova | architetti del paesaggio

L'Architetto Giulio Zanella intervista per

Land Line la Architetto Milena Matteini

Land Line-Landscape Design Community gente che ama il paesaggio

di Camilla Eleonora Manara

Milena Matteini
Milena Matteini

Land Line è molte cose: una pagina Facebook, un canale YouTube, ma prima di tutto è un gruppo di persone che amano il paesaggio. A crearlo è stato Giulio Zanella, architetto paesaggista, che da anni si occupa di paesaggio progettando e realizzando parchi, giardini, piazze, interagendo con l’ambiente in tutte le sue forme.

Land Line (ecco il link del canale You Tube: https://www.youtube.com/channel/UCDlmmdFQXuKMOEswKTnDfPQ/videos) presenta sia interviste a professionisti, sia una playlist di video dedicati all’ambiente suddivisi per argomento.

Oggi vi proponiamo l’intervista del canale fatta all’architetto del paesaggio Milena Matteini di Genova che, oltre a essere un’importante progettista, ha anche curato, per Electa, la monografia su Pietro Porcinai, uno dei più importanti paesaggisti italiani del secolo scorso.

Abbiamo incontrato l’architetto paesaggista Giulio Zanella, che ha risposto a alcune nostre curiosità:

à Land line è un canale YouTube, con una pagina Facebook dedicata.

Sì, è un canale YouTube, ma si propone come una comunità, cosa che ho cercato di sottolineare anche nel nome: Landscape Design Community. Land Line non vuole essere solo uno strumento di informazione, anche se certo quella è una parte importante; Land Line è una tribù, un gruppo di persone che al posto del sangue condividono la passione per il Paesaggio. Come me.

à E com’è strutturato?

Sono interviste, per adesso sedici, principalmente con professionisti. Oggi voi riportate quella con l’Architetto Milena Matteini, ma ce ne sono molte altre. Parliamo del loro lavoro, dei loro progetti, del rapporto che instaurano con l’ambiente, col paesaggio. Ma non sono solo architetti, una delle interviste è con Mauro Cossu, artista e compositore le cui opere sono strettamente legate alla relazione con la natura; un’altra con Paolo Alleva, oltre che paesaggista anche agronomo. Le interviste sono un duetto tra me e loro, in cui discutiamo, parliamo, esploriamo idee diverse di paesaggio e diversi modi di entrarci a contatto.

à E ogni quanto vengono caricate sul canale?

Per adesso le interviste sono sempre state fatte il mercoledì alle 18.30, in diretta su Facebook e contemporaneamente su YouTube, così chi vuole può intervenire con delle domande scritte. Poi rimangono caricate su entrambe le piattaforme per poter essere riviste a piacimento. 

à Lei è laureato in Architettura del Paesaggio, corretto?

Mi sono laureato in Architettura al Politecnico di Milano nell’85 con Giorgio Grassi e specializzato in Architettura del Paesaggio alla facoltà di Genova nel ’99 con Gioia Gibelli con una tesi pratica di Landscape Ecology. Ho fatto l’esame di stato sia in architettura sia in paesaggio e ho la doppia iscrizione all’Ordine di Varese. Ho lavorato con Grassi, Gibelli, Matteini, Pirola, e moltissimi altri architetti e paesaggisti. Ho un mio studio professionale e insegno all’Accademia di Belle Arti di Brera, biennio specialistico, Land design; ho insegnato per diverso tempo anche progettazione degli spazi pubblici alla scuola Arte & Messaggio del comune di Milano

à E come le è venuta l’idea di iniziare un Canale YouTube? Non è facile crearsi un pubblico, soprattutto in settori così specifici, e lei è già molto seguito, in quanto? Poco più di due mesi?

La prima trasmissione è stata a giugno di quest’anno. Durante la quarantena sono stato, come tutti, in isolamento, e mi sono trovato a passare molto tempo girovagando su YouTube: canali di cucina, di artigianato, di recensioni cinematografiche; video più o meno dissacranti, più o meno professionali, più o meno originali. Più tempo passava, più prendevo famigliarità con la piattaforma e i suoi frequentatori, più mi rendevo conto che mancava qualcosa, o almeno che mancava per me; un canale che parlasse di Paesaggio. Che si dedicasse a quello, che lasciasse parlare i professionisti. E se mancava per me, mi sono detto, probabilmente mancava anche per qualcun altro. Land Line nasce dalla necessità di divulgare, conoscere, scambiarsi opinioni sul paesaggio e su chi ci lavora.

à Quindi per chi è Land Line? Qual è il suo pubblico ideale?

Chiunque sia interessato al paesaggio in tutte le sue forme, i suoi studi, le sue declinazioni. Professionisti o principianti, non ha importanza. È fatto per scambiarsi idee, opinioni, esperienze, saperi e informazioni. Diversità e unità.

à Diversità e unità? È il vostro motto?

Sì. Diversità di opinioni, ma unità di intenti: la salvaguardia del Paesaggio. La nostra comunità è basata sulla speranza e sull’ottimismo.

à Quindi avere anche un risvolto ecologico? Oltre che fondamentale, mostra anche un preciso affiliamento con alcuni movimenti ambientalisti che hanno preso piede, nell’ultimo anno, soprattutto tra i giovanissimi.

Senza dubbio. Siamo di fronte a un bivio tra tornaconto individuale e solidarietà collettiva, un bivio che i ragazzi di Greta Thunberg hanno capito molto più di noi. La nostra generazione ha optato per la soluzione più facile, che ora ci sta portando al fallimento. Cosa possiamo fare? Parlarne e cercare di contrastarla, questo fa Land Line. Nell’architettura di paesaggio il rapporto con l’ecologia è fondamentale, serve attenzione, rispetto, conoscenza. La maggior parte dei nostri interventi hanno, per anni e anni e ancora adesso, schiacciato il territorio anziché lavorarci attorno, lavorarci assieme. Noi diamo una visione alternativa. 3...

Martedì 13 ottobre 2020