feste tradizionali nel nostro paese
Pur sotto la pioggia abbiamo partecipato lo scorso febbraio al 1° Corso
di Aldo Carpineti
Certo non sarà la cosa più importante di questo mondo, però l'idea che il prossimo febbraio con ogni probabilità non si farà il Carnevale di Viareggio mi disturba parecchio.
Non è soltanto una grande festa, è anzi ancor prima ed ancor più una tradizione culturale, un fatto non soltanto locale ma appartenente all'Italia intera, un insieme di competenze e qualità nell'allestimento dei carri, di organizzazione, di disciplina nella libertà, e di diversi stati dell'animo che vanno dal senso del festeggiamento che ci appartiene a quello del ritrovarci all'aperto, sulla Passeggiata, a godere della bellezza dello stare insieme con scopi pacifici. Per diversi motivi il Carnevale di Viareggio rappresenta qualcosa di strordinario.
A Venezia, a Rio, a Magonza si può forse vivere la stessa delusione, il rinunciare ad un rito eccellente, ad una abitudine che ripetiamo da tempo immemorabile e che pare essere entrata di diritto nel dna della gente. Qualcosa che accomuna senza differenze di età, di ceto, di valori politici, religiosi, morali.
Viareggio da sempre è mare d'estate e Carnevale d'inverno. Si aspetta in novembre la prima domenica di sole per ritornare sul Lungomare ormai trascorsi i fasti estivi, si scruta in inverno il cielo per comprendere se la sfilata dei carri si terrà con il favore del tempo o con la pioggia battente. Si attendono momenti che ripagano di quanto l'annata ha dato di meno gradevole, per dimenticare e tornare ad assaporare la gioia della festa. Anche chi appartenga alla cultura letteraria e artistica viareggina conosce questi momenti e li fa propri come essenziali.
Una rinuncia più che giustificata, per carità, dati i tempi e le circostanze che stiamo vivendo; i corretti comportamenti finalizzati ad evitare il diffondersi del virus sono i primi a dover essere rispettati. Ed è forse persino presto per parlarne e porsi il problema. Anche il Natale che è alle porte avrà le sue regole precise ed abbastanza ferree. Giustissimo.
Ciò non toglie che una vena di malinconia possa comparire nell'animo di chi è abituato a vivere anche con anticipo determinate consuetudini con la semplicità e la spontaneità del migliore atteggiamento di partecipazione spensierata. Sarà forse l'età, ma le rinunce si fanno sempre più difficili.
Sabato 19 dicembre 2020