Genova | autointrospezioni
Chiamiamola informalità chiamiamolo gusto per lo scrivere...
di Aldo Carpineti
Ci siamo chiesti più di una volta perché molti, anche a noi non conosciuti, preferiscano le pagine di Reteluna Genova ad altre letture. Che ciò avvenga è fuor di dubbio, ne sono testimonianza gli stessi numeri delle visualizzazioni, gli stessi commenti che portano i nomi di persone che non ci sono note eppure si rivolgono a noi con affetto, gradimento, a volte addirittura ringraziandoci per il nostro impegno.
Sono convinto che la causa più significativa, il motivo più ricorrente possa essere il respiro libero del nostro giornale, il non essere soggetti, noi che pubblichiamo, a regole ferree di redazione, il poter scegliere noi stessi fra ciò che preferiamo e, di conseguenza, il nostro piacere per lo scrivere.
Il senso di libertà è qualcosa che si avverte, che traspare e che informa di sé e permea gli ambienti e le atmosfere nelle quali alberga, è qualcosa di impagabile perché è parte precipua dello stesso animo umano. Poter scegliere, frequentare un mondo che concede la facoltà di andare secondo ciò che si preferisce nell'ambito del rispetto e del lecito corrisponde a quanto di meglio si possa aspirare a vivere. E così il piacere nostro di scrivere si trasforma in piacere di leggere per chi diventi nostro aficionado oppure si accosti a noi anche soltanto una volta e poi via...
Le restrizioni, gli ordini di scuderia sono qualcosa che certo non ci appartiene. Finché respireremo questa aria libera credo potremo godere dei favori di chi ci predilige, credo risponderemo a quanto ci si richiede perché si sa e si è ormai abituati a trovare in noi. Non facciamo fatica a promettere di proseguire su queste linee, perché sono ciò che soddisfa noi stessi, la ragione prima per cui ogni giorno vi presentiamo qualcosa di nuovo da leggere. E finché ci sentiamo liberi noi anche voi avvertirete la medesima aura ogni volta che ci accompagnerete.
Martedì 22 dicembre 2020