Genova | Ieri Sera in Cattedrale

Ieri in Cattedrale una esperienza di fraternità

«Rimanete nel mio amore: produrrete molto frutto» Questo il tema tratto da Giovanni 15, 5-9. Sette i rappresentanti delle Chiese locali. Una preghiera guidata con una alternanza di canti, di lettura di salmi e di significativi interventi

di Maria Augusta Carpineti, Enrico Franceschi

L'interno della Cattedrale di Genova
L'interno della Cattedrale di Genova

Ieri in Cattedrale

si respirava aria di vera fraternità

Sette i rappresentanti delle Chiese locali

Una preghiera guidata con una alternanza di canti, di salmi e di brevi interventi.

Una serata piacevolissima in cui il tempo è veramente volato.

Di particolare impressione sono stati i segni che volevano essere una risposta concreta ai momenti di preghiera.

Il primo «segno»: un momento di silenzio per permettere a Dio di parlare al nostro cuore, perchè la preghiera possa diventare un vero colloquio e non rimanga un soliloquio.

Il secondo «segno» voleva essere una risposta concreta alla esigenza di unità e fraternità: un sorriso e un abbraccio virtuale che, superando le distanze e le mascherine, portava, attraverso lo sguardo e le braccia incrociate sul petto, il nostro gesto di amore alle sorelle e ai fratelli, che era possibile raggiungere pur restando immobili, nei nostri posti, a rigorosa distanza.

Il terzo «segno»
Il terzo «segno»

Il terzo «segno», particolarmente suggestivo, ha visto protagonisti i sette rappresentanti delle Chiese locali, convenuti in Cattedrale, e il Cero Pasquale acceso, simbolo di Gesù vivo. I sette rappresentanti, disposti in cerchio, ognuno con un cero in mano, si sono avvicinati contemporaneamente al Cero acceso per attingerne il fuoco. Chiaro il simbolo di questo gesto: avvicinarci a Gesù non può prescindere dall’avvicinarci ai fratelli e alle sorelle, diventa un unico gesto.

A questo punto la preghiera ecumenica per eccellenza: il Padre Nostro

In piazza del Duomo
In piazza del Duomo

Avvicinandoci alla fine della serata, l’uscita dei numerosi presenti nella piazza del Duomo, chi con un piccolo cero in mano e chi senza (non era stata prevista una così numerosa partecipazione). Tutti i presenti, disposti in cerchio ad occupare l’intera Piazza, seguendo le direzioni della Pastora Ulrike, si sono disposti ad effettuare l’ultimo «segno» della serata, quello di depositare a terra, in un unico cerchio, i lumi accesi: simbolo evidente questo di unità nella fede. La benedizione di Dio, invocata sui presenti e sulla Città, ha concluso questa prima serata della settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani e tutti sono tornati nelle proprie abitazioni, portando nelle loro mani e nei loro cuori questa benedizione.

La celebrazione veniva trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube de Il Cittadino e sui siti diocesani e può essere ancora seguita.

Martedì 19 gennaio 2021