decimo capitolo del romanzo breve
La preparazione e la realizzazione di una grande festa che accomuna
di Aldo Carpineti
Capitolo decimo
Buongiorno, il mio nome è Roberto Andreis – disse una voce a Cristina che era stata la più lesta a raggiungere il telefono – chiamo da Varazze; mia moglie ed io siamo stati da voi a settembre; vorremmo chiedervi se potete organizzarci un cenone di Natale per sedici/diciotto persone, di cui cinque bambini fra i tre e i nove anni. Appuntatosi il numero di telefono, senza perder tempo Cristina andò a riferire ad Anna. La donna si concentrò soltanto per qualche attimo per fare un rapido calcolo: unendo i tavoli, si potevano accomodare venti persone, diciotto sui fianchi, più due a capotavola; in più rimaneva il tavolo tondo, La cucina dovrebbe farcela, ne ho servito anche di più contemporaneamente. Bene bene – disse – mettiamo a punto un'altra specializzazione: cenoni per comitive; digli di venire, Cristina, e sorrise fra sé ammiccando con atteggiamento soddisfatto. Mancava una settimana al 25 quando Anna andò ad Aosta a comperare addobbi luminosi e un costume da Babbo Natale, nonché a ritirare i cartoncini con il menù della cena che aveva ordinato al tipografo. Rientrando si fermò in paese, a prendere un albero che, in casa, venne messo in un ampio vaso e accuratamente decorato: l'albero era bello, sufficientemente alto e pieno zeppo di rami: il risultato dell'addobbo fu tale da soddisfare anche Marco, il più critico e pignolo sull'argomento. Intanto da qualche giorno erano cominciati ad arrivare i biglietti di auguri dai clienti; Anna prese ad aprirli uno per uno e a metterli in un vassoio ai piedi dell'albero: ma ad un certo punto si fermò, fra gli altri biglietti ce n'era uno da Genova con una firma sola: „Tanti cari auguri, Mario. Una dimenticanza di Laura? – volle pensare ancora Anna – speriamo di avere altre notizie altrimenti, passate le feste, telefonerò io, o scriverò. La sera di Natale era gelida ma il cielo era sereno ed il passaggio delle auto verso Courmayeur fu costante; soltanto al completo imbrunire si notò una progressiva diminuzione. Intanto erano arrivati gli ospiti, Anna riconobbe il signor Andreis, una persona dall'aria paciosa e sorridente e la signora: Ci era piaciuta questa casa – disse Andreis – un ambiente simpatico e una buona cucina e così abbiamo pensato di ritornare per Natale, portando gli amici. Questa tavolata promette bene, l'avete curata nei particolari eh? Non rimarrà deluso, signor Andreis, - disse Anna - guardi il menù e si faccia un'idea; cominci con quella mousse di prosciutto, come antipasto, sentirà, una vera raffinatezza. A mezzanotte poi i bambini avranno una sorpresa; sono cinque, vero? La cena andò avanti fra le diverse portate; cominciata intorno alle ventidue, si protrasse fino alla fatidica mezzanotte. Con l‟ incarico di regolare la musica, alternando momenti di canzoni moderne a canti natalizi, seduti al tavolo tondo, vicino all‟ albero, mangiavano Giacomo e Marco che a mezzanotte parteciparono al brindisi e al panettone; un momento dopo nessuno notò che Marco sgattaiolava fuori dalla porta con una borsa sotto il braccio. Passarono cinque minuti e si sentì scampanellare alla porta; tutti sospesero le conversazioni e ci fu qualche attimo di silenzioso interrogativo. Chi sarà mai? disse Anna, giocando sull'equivoco, ed andò ad aprire. Chino sotto il suo sacco, e camminando a fatica, entrò Babbo Natale: Porto regali per i bambini, si facciano avanti! disse. Ci fu una generale sorpresa, poi Babbo Natale prese a chiamare per nome uno ad uno i bambini distribuendo a ciascuno il suo pacchetto, con il nome scritto sopra; l'ultimo regalo toccò a Carlotta, emozionatissima. Babbo Natale strinse molte mani e ricevette dolci e spumante. Si trattenne per una ventina di minuti parlando un po‟ con tutti. Marco era molto giovane ma già maturo per conversare alla pari con gli adulti. Vi ringrazio, ora debbo salutarvi, vado da altri bimbi disse il vecchio alla fine, e uscì accompagnato da applausi e pacche sulle spalle. Cinque minuti dopo si riaprì la porta e rientrò Marco. Ecco Babbo Natale, si sussurrò fra gli adulti divertiti, che tuttavia curarono di non privare i bimbi della sicurezza profonda di aver ricevuto un regalo dalle mani di Babbo Natale in persona.
Domenica 31 gennaio 2021