A Zurigo gli inverni sono sempre abbastanza freddi e grigi. Possono passare settimane intere senza sole, coperto da una spessa cortina grigia ed immobile. E nonostante questo spinga i più a rintanarsi in casa, io sento il bisogno di uscire, di seguire un percorso, una linea che mi porti a scoprire nuove prospettive, anche in luoghi che conosco oramai a memoria.
Così, uno di quei giorni, sono uscito. Aveva nevicato molto e la neve aveva ricoperto come un generoso strato di zucchero a velo tutta la città, regalandole un’atmosfera ovattata di immobilità come non si vive spesso nelle grandi città.
Seguivo questa linea immaginaria e cercavo con lo sguardo e la mia curiosità di trovare un qualcosa che si allineasse allo stesso filo che seguivo.
Qualcosa tipo i solchi lasciati nella neve dai binari del tram. Qualcosa come i lampioni, oppure le piccole stalattiti di ghiaccio che pendevano da essi, una vicina l’altra.
Allineamenti… allineamenti formati dal caso, oppure dall’uomo. Casuali, ma mai per caso.
Come la gente che passeggia ordinata, in fila quasi indiana, sui sentieri innevati del parco. Le increspature sull’acqua semi ghiacciata del lago sono quasi perfettamente allineate, come a tracciare piccoli ponti mobili che uniscono le due sponde perfettamente allineate dall’architetto paesaggista di turno.
E le gabbianelle. Abbiamo anche le gabbianelle a Zurigo, sapete? Beh, loro sono un cumulo di svolazzanti casuali. Ma quando si posano sui piloni del porticciolo, seguono e sottolineano inconsciamente una geometria, un allineamento.
Tutto era un susseguirsi di allineamenti di cose fisiche, regole geometriche e sociali, idee ed immagini di fantasia, come un bambino perso con lo sguardo ad osservare un fiocco di neve che si posa a terra.
Tornato a casa ho riflettuto su quello che ho osservato, mettendo logicamente in linea i miei pensieri. Pur lavorando come project manager, in un ambito ben distante dall’arte, sono un’animo creativo. A volte non seguo sempre fili logici, ho bisogno di stimoli per stirare la mente, un po come si stira una camicia. Non sono allineato a nessuna corrente, nuoto contro oppure di lato, schivo, sfrutto, combatto. Allineato alla mia filosofia di vita, mai alle convenzioni.
Allineamenti è quindi una mostra che vuole mettere in risalto tutto ciò che è seguire una linea, che sia naturale, causale, creata appositamente dall’uomo per favorire una certa idea, una logica.
È il desiderio di vedere tradotte nelle varie forme d’arte esistenti queste idee, non solo nella loro completezza, ma anche nella loro rottura, nello spezzare le linee, o regole che si voglia, per diletto, per dispetto oppure in virtù della propria identità per affermare: io osservo, ma io son sempre io.