Genova | LETTERE DI UN MISSIONARIO: FIGLIO DELL'UOMO, PREPARA I TUOI BAGAGLI...
P. Luigi sente la chiamata del Signore a partire per la missione
di Gutti Carpineti
LA CHIAMATA
Era il 1977 a Genova. Non avevo serata libera. Il Rinnovamento era agli inizi e il mio cuore traboccava già della presenza del Signore; ogni sera uscivo, giovane sacerdote, per portare il lieto annuncio ai fratelli dei gruppi, desiderosi di conoscere la grazia del Signore: a Genova muovevano i primi passi due gruppi, uno presso il santuario della Madonnetta e l'altro a S. Camillo, poi due gruppi nell'entroterra genovese di Masone e Savignone, infine quello di Chiavari. Rientrando, normalmente verso mezzanotte, avevo ancora un grande desiderio di lodare il Signore.
E, checché ne dicano tanti, un giorno ho sentito il desiderio di «Aprire» la Bibbia; sì, come seguace di S. Agostino, ho sentito anch'io il «Prendi e leggi, prendi e leggi». E le parole di Ezechiele, cap. 12, hanno dato una svolta alla mia vita e alla mia evangelizzazione: «Figlio dell'uomo, prepara i tuoi bagagli ed emigra in un paese straniero». Che cosa volessero dire quelle parole, per il momento non lo capivo, ma mi ritornarono in mente quando, dopo pochi giorni, i miei superiori mi chiesero se ero disposto a sostituire un confratello, che doveva partire missionario per il Brasile, e che, all'ultimo momento, ne era stato sconsigliato dai medici. Nonostante i miei tanti impegni, in pochissimo tempo, sono riuscito a preparare il mio bagaglio e ad emigrare in un paese straniero, senza conoscere nulla della nuova lingua…. anzi, sapevo una parola, l'avevo scoperta in sogno: era «Também», che, in portoghese, significa «Pure, anche». Era la prima parola donatami dal Signore, a cui, col mio entusiasmo per il dono delle lingue, avevo chiesto il dono del portoghese; la risposta era stata: «Anche, ma non da solo», cioè con la «Mia» collaborazione; infatti, dopo meno di due mesi, benediciamo il Signore, ho fatto la mia prima predica in portoghese e… senza leggere!
Questa è stata la mia prima partenza, nel febbraio del ‘78, nel nome del Signore, inviato dai fratelli, come Paolo con Sila, e accompagnato, lungo tutti questi anni, dalla loro preghiera e dal loro sostegno. Cosa sarebbe stata la mia missione senza tanti intercessori alle spalle?... diciassette anni di Brasile, di evangelizzazione, di lavoro specifico in vari seminari, come rettore e maestro dei novizi, preparando nuovi evangelizzatori, di cui una dozzina già sulla breccia come sacerdoti e altri centocinquanta in cammino: un esercito per la nuova evangelizzazione.
Giovedì 25 febbraio 2021