interventi sul social professionale

Dante Alighieri, Virgilio i diavoli

ed i termini baldanza e resilienza

Un frequentatore di LinkeIn cita il Sommo Poeta e caducità di baldanza

di Aldo Carpineti

Dante Alighieri
Dante Alighieri

L'intervento:

Baldanza (Inferno VIII, 119)

[...] Li occhi a la terra e le ciglia avea rase / d’ogne baldanza, e dicea ne sospiri: / «Chi m’ha negate le dolenti case!».

La baldanza è la grande (e talvolta eccessiva) fiducia nelle proprie forze o nella sorte. Nella terzina sopra riportata, però, le interpretazioni presentano sfumature diverse. La perdita di baldanza da parte di Virgilio sopraffatto dall’arroganza dei diavoli corrisponderebbe, per alcuni, alla perdita di letizia, allegrezza (Barbi); per altri, alla perdita della sicurezza di sé, del sicuro dominio di se stesso, della piena fiducia nell’azione che si compie (Vallone).
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Siamo nel contesto già approfondito ieri con la parola maestro. Giunti davanti all’entrata della Città di Dite, più di mille diavoli si avvicinano a Dante, intimandogli di non andare oltre. Virgilio tenta inutilmente di dissuaderli; mentre Dante, atterrito, propone di rinunciare all’impresa e di tornare indietro. Dopo averlo rassicurato, Virgilio si reca da solo a parlamentare coi diavoli, ma da lontano Dante vede che questi entrano nella città di Dite chiudendo la porta in faccia al maestro, che così si riavvicina a Dante col volto turbato.

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Rispondiamo:

Certo la baldanza si fa presto a perderla soprattutto se non è supportata da altrettanta consapevolezza. Però chi fa azienda è, oggi, a conoscenza di un altro termine (moderno) non in uso ai tempi del Sommo Poeta, che è resilienza. E tutti noi che all'azienda facciamo riferimento diamo valore all'irrinunciabilità dei suoi contenuti. E la attitudine di essi a rigenerare, se non baldanza, certo fiducia e speditezza nel procedere.

Aggiungo: il termine resilienza (molto in uso oggi) ha origine ed etimologia antica, da re -salio (salgo di nuovo)

Martedì 27 aprile 2021