un problema sociale

I requisiti della Privacy e della Riservatezza

sono fra i primi doveri di un professionista

L'assistito deve poter avere fiducia riguardo alla segretezza delle notizie

di Aldo Carpineti

Assistenza adeguata?
Assistenza adeguata?

Chi si confidi con un professionista per essere assistito riguardo alla propria salute, alla propria contabilità personale o a quella dell’azienda che dirige deve poter essere certo, in primo luogo, che le notizie che rivela in tali sedi non diventino di dominio pubblico; è il primo principio di quella che si suole definire Deontologia Professionale, la correttezza nel trattare le informazioni delle quali si viene in possesso.

Se poi il professionista va oltre e diffonde notizie false o comunque lesive del buon nome della persona assistita il proprio comportamento diventa addirittura criminale. E se, infine, il professionista, per qualsiasi motivo e ragione, induce altri che fanno parte dell’ambiente (sia esso privato, famigliare o di lavoro) dell’assistito a tenere comportamenti non spontanei e indotti da proprie indicazioni o disposizioni diventa un atto aggravato dalla propria posizione.

Se questi principi hanno valore in ogni caso, maggiore può considerarsi la responsabilità proporzionalmente alle conseguenze che detti comportamenti possono provocare. Se un Commercialista cade in tentazioni di questo genere, probabilmente è soltanto uno stupido: le conseguenze possono essere nocive, di massima, in termini economici.

Se questi comportamenti vengono da un Medico, invece, vanno considerati di una gravità oltre ogni limite. Proprio perché verrà a cadere la fiducia del paziente nei confronti di esso, la libertà di aprirsi e di rivelare le proprie condizioni riguardo al bene primario che è la propria salute. In definitiva il paziente finirà per non andare più dal Medico, non potendo fidarsi riguardo alle conseguenze di questa frequentazione.

In ambito di Medicina Privata il problema può essere risolto cambiando Medico, così come avviene, di regola, in ogni contesto privato, ma in ambito di assistenza pubblica ospedaliera o ambulatoriale, per la quale non è possibile personalizzare le proprie scelte essendo soggetti alle cure del personale indicato dalla struttura, il problema diventa irrimediabile. La posizione del Medico che abbia questi comportamenti è da considerare davvero disastrosa, per il fatto che questi viene pagato da denaro collettivo. Le sue funzioni tanto più dovrebbero essere svolte in modo impeccabile sotto il profilo formale e sostanziale. 

Domenica 23 maggio 2021