Stefano Termanini, insieme a Alessandra Lancellotti, ha portato a termine la sua opera e ne dà un primo annuncio su LinkedIn rinviando poi l'appuntamento alle presentazioni con i lettori. 

Termanini è autore e editore di questo libro - il titolo è: Una nave ormeggiata sulla Val Polcevera - che rappresenta una pietra miliare nella ricostruzione dei fatti, dal crollo fino alla riedificazione. Un libro coraggioso, attento ai dettagli, completo nella scenografia di avvenimenti non facili da interpretare, ma sempre trattati con lucida aderenza al reale. 

La presentazione tocca quattro capitoli: la storia, il libro, le motivazioni, la dedica. 

La Storia sono gli avvenimenti: il crollo prima di tutto e le sue cause, il pianto, la commemorazione, il riprendersi ed il ricostruire con la garanzia di un nome come Renzo Piano. 

Il Libro: diviso in due tomi, l'uno - di Termanini - che narra e raccoglie documenti, l'altro - di Lancellotti - che raccoglie voci, il pensare e l'esprimersi della gente prima sgomenta e poi fattiva. 

Le Motivazioni: come un sol uomo Genova che poteva crollare quel giorno insieme al ponte Morandi, assume energie di altri tempi e come in una univoca volontà si fa forte di una reazione insperata.

La Dedica: a tutti quelli toccati nella propria vita e nei propri affetti, a quelli che più hanno saputo prendere in mano la situazione ed essere guida a condizioni che oggi ripropongono speranza e sguardo verso il futuro. A tutti quelli che hanno contribuito. 

Un'opera di grandi dimensioni, che ha richiesto un enorme impegno e dispendio di energie in chi l'ha curata, ma che può avere davvero un ruolo determinante nel pensiero positivo sulle sorti di Genova e dell'Italia intera, della nostra cultura e della nostra civiltà.