Genova | problematiche di urbanistica e architettura
Analisi architettonica degli assi urbani (cardo e decumano) e di Piazza Mazzini (foro)
di Maria Grazia Dapuzzo
Risalendo Via Saffi, dal lato Sud, incontriamo Piazza Santo Stefano con l'imponente facciata neoclassica del settecentesco palazzo Ricci di Cereseto e la settecentesca facciata barocca della chiesa omonima. Con quest’articolo termino l'analisi architettonica delle tipologie che prospettano sugli assi urbani principali di Casale Monferrato, l'antica città romana di Vardacate.
All'incrocio con via Montarone, edificio d'angolo, in buon stato di conservazione, evidenzia cinque bucature ad interasse costante, e tre piani di elevazione con balconi alternati che interrompono la continuità della partitura prospettica.
La zona basamentale, ad uso commerciale, è disomogenea nella risoluzione formale, per effetto di iniziative singole poco guidate.
Edificio ad uso plurifamigliare, che occupa posizione d'angolo con affaccio su via Saffi e piazza Santo Stefano, con conseguente maggiore evidenza urbana e maggiore evidenza volumetrica.
Impianto a corte, con quattro piani fuori terra e schema prospettico impostato sulle quattro zone architettoniche, e ritmo uniforme delle bucature.
Zona basamentale, a finto bugnato, comprendente le botteghe e un primo piano.
Zona di elevazione a tre piani.
Zona di connessione costituita dal cornicione con sostegno a mensola.
Zona di conclusione con copertura in coppi.
Entrambi i prospetti evidenziano balconi di differente aggetto a calare verso l'alto, sostenuti da mensole decorate, con parapetti di differente decorazione.
Particolare attenzione è posta nell'angolo rafforzato dalla presenza di un ampio balcone rigirante.
Artificio che ha portato ad una maggiore plasticità dell'immagine.
Fa da sfondo a piazza Santo Stefano l'imponente facciata neoclassica, in mattoni a vista, del settecentesco palazzo Ricci di Cereseto.
Innalzata nel 1806 dall'architetto Formiglia, evidenzia grandi colonne in cotto che legano la zona basamentale alla zona di connessione formata da un'architrave che in alto termina con dentelli.
L'influenza barocca-piemontese si riscontra nella plasticità del prospetto caratterizzato dall'avancorpo centrale costituito da tre bucature.
Palazzo con impianto a corte, evidenzia il portale dell'androne con sovrapposta, al piano nobile, un'ampia vetrata con balaustra.
La zona di conclusione comprende un ulteriore piano in corrispondenza delle tre cellule centrali del prospetto.
Sull'altro lato della piazza si presenta la settecentesca barocca facciata della chiesa di Santo Stefano, impostata su colonne binate con ritmo alternato.
Sul fianco della chiesa, la torre civica, in mattoni a vista, costruita probabilmente nel secolo XI, venne ristrutturata una prima volta nel 1500 in seguito ad un incendio.
«... l'opera di ristrutturazione, interpretata in pieno linguaggio rinascimentale, sovrappose con ferma risoluzione all'antica e massiccia costruzione medievale la parte alta, quella oltre l'orologio, ben visibile e figurativamente più elegante e raffinata» /17/.
Si susseguirono diversi interventi di restauro, nel 1731, nel 1780 e nel 1920; l'ultimo fu diretto dall'Ing. Vittorio Tornielli /18/.
In aggregazione continua con la torre civica sono presenti tipologie edilizie, aggregate per contatto in serie lineare, che concludono il prospetto Sud di via Saffi.
Il tipo edilizio d'angolo con affaccio su via Saffi e piazza Mazzini, è già stato descritto nell'analisi architettonica della piazza.
La cellula d'angolo è evidenziata, nella zona basamentale, da un'ampia arcata che denuncia l'inizio dei «portici lunghi» e nella zona di elevazione dal balcone al piano nobile.
Eleganti cornici inquadrano le sette bucature.
Note
/17/ Casale: immagine di una città - A. Castelli-D. Roggero - 1986, capitolo 1, parte II
/18/ ibidem nota 17
Giovedì 12 agosto 2021