mezzanotte tra poco sarà
L'autonomia rimane il primo dei valori e coltivarla è indispensabile
di Aldo Carpineti
Credere in se stessi è la prima delle regole che è necessario adottare nella propria vita per poterla condurre con qualche soddisfazione e qualche risultato.
Se viene meno la fiducia in sé, in quello che si è, quello che si crede, quello che si vive, come si può avvicinarsi agli altri? L’accostarsi a qualcuno, l’accostarsi al mondo deriva dalla primaria condizione del valore che io stesso ho. Altrimenti non si avrebbe merce di scambio, non si avrebbe la base su cui fondare il rapporto reciproco.
Abbandonarsi completamente al soccorritore, come naufraghi alla deriva, ha un senso soltanto se ci manca ogni capacità autonoma, ogni competenza che sia utile per determinare il proprio destino. Ma non è giustificato se il proprio io ti dice di trovare soluzioni proprie ai casi della vita, se ti interpreta ancora come qualcosa di capace e di ragionevole nel fare le tue scelte.
Nella vita si può sbagliare e si possono riconoscere i propri errori. Può capitare anche di fare del male. Ma il giudizio altrui sui tuoi comportamenti ha sempre, per te, meno valore del giudizio della tua coscienza e della tua volontà, se la hai, di rialzarti e riprendere il tuo cammino.
Ciò non significa che non ci si debba aiutare. Anzi la predisposizione all’aiuto, soprattutto quello portato senza manifestarlo, è una dote rara, profonda e preziosa. Ma aiuto è se tende a riportare in condizioni di fare da sé, di cavarsela e arrangiarsi in qualche modo per conto proprio. Questa è finalità altruistica, non quella che ti lega e ti fa diventare dipendente.
L’equilibrio tra l’egoismo dell’io e la propensione di ciascuno di noi alla vita sociale, alla vita in comune è qualcosa di molto sottile, di molto difficile da gestire. Ma se qualcuno lo sa fare, lasciamogli ogni ordine di libertà nei suoi comportamenti.
Sabato 14 agosto 2021