ciò che genova non può più tollerare
Forze disutili che inquinano l'ambiente pur avendo compiti pubblici
di Aldo Carpineti
Abbiamo negli articoli trascorsi analizzato i mali di Genova e descritto, con qualche ottimismo, quale può essere lo spirito capace di traghettare la città fuori dalle secche di una situazione che si presenta davvero difficile e complessa considerata la mentalità diffusa in città, la mancanza di ogni spinta interna e del necessario intento di uscire da questa situazione di inerzia e stallo.
Grave remora e zavorra a qualsiasi progresso e movimento utile e positivo è poi rappresentata dalla presenza in Genova di un centro di potere pubblico che omettiamo di identificare del tutto per evitare conseguenze gravi alle persone che lo compongono ed alla amministrazione cui appartiene, nella considerazione del discredito che porterebbe a forze cui la gente oggi ancora in un modo o nell'altro si affida.
In realtà questa branca della amministrazione pubblica basa la propria azione su presupposti infondati e su modalità che sono assolutamente in contrasto con qualsiasi logica e qualsiasi corretto ed utile comportamento. Le conseguenze nella vita cittadina sono palesemente gravi, rappresentano una calamità che dovrebbe essere rapidamente resa innocua con contrapposte azioni di correzione. Eppure questa entità è lasciata ancora libera di tenere comportamenti e di determinare conseguenze che sono profondamente nocive e inquinanti per tutti.
In sostanza questa forza disintelligente procura indirizzi non spontanei e palesemente scorretti nei comportamenti e nelle relazioni tra i cittadini, imprimendo il proprio pilotaggio che non ha fondamento logico, anzi è foriero di risultati che appesantiscono gravemente con i loro effetti legittime aspettative di ripresa e speranze positive. Infondendo disamore per il vero, per l'utile e per l'onesto.
Sono forze dannose quanto mai, la pubblica amministrazione dovrebbe rendersi conto della gravità della situazione e trovare al proprio interno i contravveleni necessari. La città non può permettersi in questo momento che intenti e risorse che dovrebbero dedicarsi al bene pubblico remino invece contro e determinino situazioni insostenibili nei rapporti stessi fra i cittadini. Ci sentiamo di levare questa voce come indispensabile contributo ad una bonifica ed auspicabile normalizzazione dell'ambiente rispetto a questi pesantissimi influssi negativi. Chi ha il potere di intervenire deve farlo ed in fretta.
Sabato 19 febbraio 2022