Manolibera nella cascina bergamina del castello di piovera
Dopo i saluti e ringraziamenti iniziali, hanno parlato i curatori della mostra, il critico d'arte Giuseppe Castelli, il padrone di casa Niccolò Calvi di Bergolo e Maria Grazia Dapuzzo; fra i curatori figura anche l'artista Gabriella Oliva
di Maria Grazia Dapuzzo
A sinistra di Alessandro Calvi, Niccolò Calvi di Bergolo e sua moglie Anna Maria. A destra Giuseppe Castelli e Maria Grazia Dapuzzo |
Si è inaugurata il 1° luglio, la mostra dal titolo«Manolibera»nella cascina Bergamina del Castello di Piovera.
Dopo i saluti e ringraziamenti iniziali, hanno parlato i curatori della mostra, il critico d'arte Giuseppe Castelli, il padrone di casa Niccolò Calvi di Bergolo e la sottoscritta Maria Grazia Dapuzzo; fra i curatori figura anche l'artista Gabriella Oliva. Il figlio Alessandro Calvi di Bergolo ha fatto gli onori di casa e la moglie di Niccolò Calvi di Bergolo, Anna Maria ha poi annunciato il titolo della mostra del prossimo anno che sarà «No!» spiegando che è necessario dire di no a tutto quello che è accaduto in questi ultimi due anni così tragici.
La mostra «Fossili Moderni» che si teneva da vent’anni negli spazi destinati del castello, ha subito una pausa di due anni dovuta alla pandemia da covid ma quest'anno siamo riusciti nuovamente a organizzare una Mostra d'Arte Contemporaneaveramente molto interessante alla quale hanno partecipato ben cinquantasette artisti, alcuni dei quali hanno aderito negli ultimi giorni ad allestimento quasi compiuto.
Gli artisti sono cinquantasette: Angiolini Antonella, Angioni Gianfranco, Armellini Gabriele, Bailo Gianni, Bianchi Pia, Bisio Pietro, Boleto Gigi, Bruzzo Francesco, Buccellati Roberta, Calvi Niccolò di Bergolo, Capriata Carla, Celle Aldo, Chiaramonte Giovanna, Cirnè Marise, Comoglio Silvia, Dapuzzo Maria Grazia, Dealessi Albina, Fedeli Andrea, Ferrari Stella, Garbarino Roberto, Garibotti Emanuele, Gario Ornella, Guenna Alessandra, Lagalla Vincenzo, Lavezzo Lorena, Mancarella Laura, Merlin Loredana, Merkel Fabrizio Duilio, Migliorini Elsa Ventura, Monreale Roberto, Mozzo Antonio, Mozzo Giorgio, Negri Gianni, Oliva Gabriella, Pasquali Massimo, Prato Tiziana, Raina Giancarlo, Rava Clementina, Rebuglio Emilia, Riccarelli Sandra, Ricordo Alberto, Romano Laura, Rossanigo Luigi, Rossi Enrica, Saccone Iosè Angela, Sala Enrica, Sartorelli Rossella, Scarpone Roberto, Smilovic Grazia, Simeone Grazia, Tagliero Francesco, Tosi Mayoor Lucio, Turrin Gianna, Vacotti Lorenzo, Valeggi Giuseppina, Vessella Salvatore, Volontà Ferdinanda.
Niccolò Calvi di Bergolo ha sottolineato l'importanza di allestire Mostre d'Arte Contemporanea nelle cascine per farle rivivere e non abbandonarle al degrado e all'oblio.
Il conte Niccolò ha raccontato che suo figlio Alessandro gli contesta che «gli amori implicano una follia, gli amori se ne vanno ma le follie rimangono, quando invece l'amore rimane insieme alla follia è a rischio e quindi il rischio cos'è? Di fare rivivere le cascine».
Secondo il conte Niccolò è «un rischio fare rivivere le cascine e le dimore storiche», ma si rivolge ai politici che dovrebbero fare una legge per aprire le dimore storiche al pubblico con l'aiuto di giovani. Sostiene che tutti i politici dicono di dare lavoro ai giovani e questo secondo Lui potrebbe essere un lavoro.
La mostra è visitabile tutti i fine settimana, sabato e domenica pomeriggio, dalle ore 15,30 alle 19 per tre mesi consecutivi: luglio, agosto e settembre.
Maria Grazia Dapuzzo
Lunedì 4 luglio 2022